Moda, Dries Van Noten lascia la direzione creativa del brand omonimo

Spettacolo
Vittoria Romagnuolo

Vittoria Romagnuolo

©Getty

Lo stilista belga ha scritto una lettera aperta alla stampa e al pubblico che da sempre ama la sua moda per annunciare i piani futuri per sé e per il marchio che ha fondato nel 1986. Non si ritirerà ma resterà sempre coinvolto nelle dinamiche del brand. Intanto, la ricerca del suo successore è ufficialmente iniziata

Il mondo della moda globale dovrà presto fare a meno della visione di uno dei creativi più amati degli ultimi decenni: Dries Van Noten. Lo stilista belga ha infatti appena annunciato che a breve, più precisamente a giugno al termine della Paris Fashion Week, lascerà il posto di direttore creativo del marchio da lui fondato nella seconda metà degli anni Ottanta quando nel nord dell'Europa i famosi Sei di Anversa - un gruppo di giovani designer a cui lui stesso apparteneva - si stavano ritagliando uno spazio nel fashion system che col tempo avrebbe acquisito sempre più prestigio e rilevanza.
Il designer ha precisato che lascerà il timone delle sue collezioni a voci nuove del panorama della moda ma che non c'è al momento un'idea di chi lo sostituirà. La prossima collezione maschile porterà ancora la sua firma, quelle successive saranno curate dal team dell'ufficio stile e solo a tempo debito sapremo chi prenderà il suo posto, uno stilista o una stilista (come molti già sperano) cui certamente spetterà occupare una poltrona importante.

L'uscita dal marchio che non è un addio

Cari amici” così comincia il messaggio che Dries Van Noten ha inviato agli estimatori del suo brand e al pubblico degli addetti ai lavori per comunicare la sua intenzione di lasciare il vertice dell'azienda di moda che porta il suo nome e che fa capo dal 2018 al gruppo Puig.
Con tono informale e con la grazia delicata che contraddistingue la sua persona e la sua visione delle stile, il creativo ha rassicurato tutti che le sue decisioni, irrevocabili, sono frutto di scelte fatte ormai da qualche anno poiché è da tempo che immaginava (e preparava) la sua fuoriuscita.
Lo stilista ha parlato apertamente che, adesso che lascerà la guida del marchio, avrà certamente il tempo per dedicarsi a tutto ciò che ha dovuto, per forza di cose, mettere da parte per quasi quarant'anni. Si sente triste, scrive, ma allo stesso tempo felice.
Al pari di Tom Ford, Dries Van Noten ha deciso di lasciare quando il marchio omonimo sta vivendo una nuova fioritura. Nel 2023, infatti, il brand ha rilevato una crescita in termini di interesse del pubblico e di profitti e il suo stilista, proprio come l'americano Tom Ford, sembra intenzionato a impiegare il suo talento in altri campi, probabilmente creativi.
Anche il marchio Dries Van Noten, come Tom Ford, è stato acquisito da un gruppo che riunisce vari brand e che la cui base poggia sul business del profumo. L'azienda spagnola Puig oltre a Dries Van Noten possiede le quote di Paco Rabanne, Carolina Herrera, Nina Ricci e Jean Paul Gaultier, tutte maison di moda e di celebri fragranze.

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Dries Van Noten: la storia incredibile delo stilista di Anversa

Nella sua lettera di congedo, Dries Van Noten ha parlato di quando era solo un ragazzo che sognava di fare lo stilista da Anversa, una città ai margini delle capitali della moda ma che, a partire dagli anni Ottanta, ha iniziato a far parlare di sé facendo conoscere al mondo i talenti dei giovani conosciuti come gli Antwerp Six, i Sei di Anversa, ovvero, Van Noten, Dirk Van Saene, Dirk Bikkembergs, Marina Yee, Ann Demeulemeester e Walter Van Beirendonck (quest'ultimo ancora in attività).
Dries Van Noten, era cresciuto come i suoi giovani colleghi nella effervescente atmosfera della Royal Academy of Fine Arts della sua città dove ha perfezionato i suoi studi prima di passare per gli uffici stile di altre aziende di moda e del tessile, ambiti dove erano impiegati anche membri della sua famiglia.
Passato per Londra e per Parigi, fonda il suo brand e stabilisce la sede del marchio ad Anversa presentando nel 1991 la prima collezione uomo alla Paris Fashion Week cui segue quella donna nel 1993.
Acclamato fin da subito dalla critica e apprezzato dal pubblico che riconosce nel suo tocco praticità e senso dello stile unico che si concretizza in un mix di ricami, stampe e richiami esotici, Van Noten si afferma tra i suoi contemporanei come un maestro nell'uso del colore.
Nel 2004 manda in passerella la sua cinquantesima sfilata; nel 2007 a Parigi festeggia col pubblico della Fashion Week la collezione numero cento, accompagnata dalla pubblicazione del libro Dries Van Noten Book 1-100 che raccoglie tutte le sue prime cento sfilate.
Nel 2014 Parigi lo celebra con una mostra al Musée des Arts Décoratifs dal titolo Dries Van Noten: Inspirations. Nel 2017 esce Dries, un documentario firmato da Reiner Holzemer che illustra la storia dei primi trent'anni di attività dello stilista.

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