Sky TG24 celebra i 20 anni di carriera di uno dei gruppi più iconici della musica italiana. Con le voci di Giuliano Sangiorgi, Ermanno Carlà, Andrea De Rocco, Andrea Mariano, Danilo Tasco, Lele Spedicato. Su Sky TG24 il 28 novembre alle 21, su Sky Uno alle 20:15, su Sky Arte mercoledì 29 novembre alle 21:15. E sempre disponibile su Skytg24.it
Venti anni di Negramaro. Venti anni di storia, musica e successi. Per celebrare il compleanno di una delle band più importanti di Italia, arriva lo speciale Nel nostro nome – 20 anni dei Negramaro, con la regia di Paolo Bonfadini, in onda stasera alle 21.00 su Sky TG24, alle 20.15 su Sky Uno e in replica mercoledì 29 novembre su Sky Arte alle 21.15.
Con lo sfondo delle immagini dei tre iconici concerti all'Arena di Verona dello scorso settembre, i Negramaro, la band che ha segnato la scena musicale italiana con il suo inconfondibile sound, si raccontano a partire da quel lontano 2003, anno che segnò la pubblicazione del loro primo album, quando tutto ebbe inizio. Gli esordi, gli incontri decisivi, l'energia del palco, le emozioni, i momenti più importanti e quelli più difficili, il futuro in un percorso visionario e concreto tra collaborazioni, un nuovo album e tre concerti negli stadi appena annunciati: il Maradona di Napoli il 15 giugno, San Siro a Milano il 22 e al Franco Scoglio a Messina il 3 luglio.
Una storia ricca di successi che affonda le radici in Salento, quando sei ragazzi con un sogno in tasca iniziano a suonare insieme e a sperimentare quelle sonorità rock divenute poi il loro marchio di fabbrica. “Ricordo il nostro primissimo concerto a Trani, dove suonavano i Verdena e gli Afterhours. Ci chiamarono ma non avevamo ancora un nome e siccome non volevamo sbagliare, ci presentarono come ‘I senza nome’” racconta Giuliano Sangiorgi. Un nome ormai diventato leggenda, ma che all’inizio, quando fu proposto dal bassista Ermanno Carlà “a noi suonò strano, nuovo. Era incredibilmente musicale. Anche quello è un momento che ricordo come ‘la nostra prima volta’”. Tanta la gavetta prima per arrivare al successo, quando “ce ne andavamo in giro come tre gocce d’acqua nell’oceano in cerca di fortuna” - confessa Ermanno - “poi è stata la Signora fortuna in persona che ci ha preso”. La svolta arrivò infatti con l’incontro di Caterina Caselli che gli chiese di raggiungerli nel suo studio per un provino. “Non so cosa è successo, però quel giorno ci fu questo incontro di anime e ci innamorammo a vicenda l’un dell’altro” ripensa Giuliano. “Ricordo la dolcezza nei modi, la classe nel parlare…” continua il campionatore Andrea De Rocco. Così, colpiti dalle intuizioni e dalla sensibilità artistica della Caselli, entrarono a far parte della sua etichetta, la Sugar, il resto è storia. Il successo col grande pubblico arrivò nel 2005, quando i Negramaro parteciparono al Festival di Sanremo con ‘Mentre tutto scorre’, una canzone che avevano inizialmente pensato e assegnato alla voce di Mina. “Caterina chiamò Mina e le disse ‘guarda, secondo me la versione rock dei Negramaro funziona di più’. Ovviamente, non era vero, ma la convinse che era giusto che la facessimo noi e andammo a Sanremo”. Un festival che li vide subito fuori dalla competizione, ma come ricorda il batterista Danilo Tesco “il giorno dopo l'eliminazione, mentre facevamo le interviste, noi eravamo ancora un po' turbati ma ci accorgevamo che qualcosa era successo, stavamo entrando nel cuore delle persone”. Proprio in quel periodo ci fu un altro fortunato incontro per la band, quello con Alessandro D’Alatri, che impressionato dal loro sound gli affidò la colonna sonora de ‘La Febbre’. “Fu molto coraggioso perché eravamo dei ragazzi quasi sconosciuti. Tanta gente ci ha scoperto grazie a quel film” ricorda Andrea Mariano, tastierista della band. Gli anni successivi li hanno visti spiccare il volo nel panorama musicale italiano, con successi come ‘Estate’, ‘Solo3min’, ‘Nuvole e lenzuola’ ormai scolpiti nel cuore di milioni di fan. Ma non sono mancate le difficoltà, su tutte, la sfida più complessa, la convalescenza del chitarrista Lele Spedicato, colpito da un’emorragia cerebrale dui cui Giuliano fa ancora fatica a parlare “Cerco di rimuovere il dolore che ho provato”- confessa – “Lele è tornato e io gli dico sempre: ‘Grazie per non averci cambiato la vita”, diversamente “io avrei smesso di cantare”. La determinazione della band nel superare questa difficile fase ha ispirato i fan e ha aggiunto un capitolo di coraggio alla loro storia. Eccoli qui, dopo 20 anni, ancora insieme e con la voglia di fare ancora musica, come racconta lo stesso Lele: “Nei prossimi 20 anni io vedo i Negramaro sempre insieme, abbiamo ‘saldato’ le nostre anime. Vedo tanta musica, tanti viaggi, tanta amicizia vissuta ancora insieme”.