Esce oggi il libro di Britney Spears che su Instagram dice: "Non volevo offendere nessuno"

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Instagram @britneyspears

The Woman in me è l'atteso (e molto discusso) libro di memorie della popstar, ex bambina prodigio passata attraverso infinite vicissitudine mediatiche e processuali. Dopo le prime anticipazioni, con le loro rivelazioni shock, Spears spiega che non era sua intenzione offendere

The Woman in me è approdato in libreria martedì 24 ottobre. Qualche giorno prima della sua uscita, Britney Spears ha spiegato su instagram che la sua autobiografia non intende offendere nessuno. O meglio: non era questo il suo obiettivo.

Il post di Britney Spears

"Lo scopo del mio libro non era quello di offendere nessuno, in alcun modo", ha scritto Britney Spears in un post Instagram, pubblicato lo scorso 20 ottobre. "Quella descritta nel mio libro sono io, ma nel passato". La maggior parte di quanto racconta in The Woman in me risale a vent'anni fa: da allora la popstar è andata avanti, cambiando infinite vite. La sua intenzione non era neppure quella di scrivere un libro. O meglio: all'epoca non credeva che, le sue vicissitudini, sarebbero state messe su carta. "Anche se alcuni potrebbero sentirsi offesi, questa è l'occasione per poter scrivere un futuro migliore. Spero di poter illuminare le persone che, molto spesso, si sentono sole, ferite o incomprese. Ancora una volta, il motivo per cui ho scritto questo libro non era quello di insistere sulle mie esperienze passate: da allora sono andata avanti", ha spiegato.

Cosa c'è in The Woman in me

Sebbene non sia stato concepito per offendere, The Woman in me contiene molte rivelazioni scioccanti: l'aborto subito quando usciva con Justin Timberlake ("Se la decisione fosse stata mia, non lo avrei mai fatto... Justin era così sicuro di non voler diventare padre", ha scritto), la tutela del padre a cui è stata sottoposta per tredici anni, la sua avventura “appassionata” con Colin Farrell e moltissimo altro.

In The Woman In Me, Britney Spears spiega di essersi rasata la testa nel 2007 per allontanare l'attenzione del pubblico sul suo corpo. Racconta nei dettagli la sua relazione con Justin Timberlake, cui cui è stata dal 1999 e al 2002, e che l'ha lasciata tramite un messaggio. Scrive che nei 13 anni di tutela si è sentita una bambina robot, è stata privata della sua femminilità e del suo amore per la musica (il padre sarebbe persino arrivato a dire: "Sono Britney Spears adesso"), ed è stata sottoposta a misure invasive come il controllo del cellulare, l'impossibilità di avere un'auto e la costrizione ad un prelievo di sangue a settimana. Sostiene di non essere mai stata una party girl insieme a Lindsay Lohan e Paris Hilton, a differenza di quanto la stampa dicesse, e nega di aver avuto problemi con l'alcol o con le droghe pesanti (tuttavia avrebbe preso l'Adderall, un farmaco per l'ADHD).

Versione romanzata, o verità? Britney Spears giura di aver messo tutta la se stessa di ieri, in quella pagina. Senza voler far male a nessuno.

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