Lizzo risponde alle accuse di molestie sessuali e body shaming: "Parole oltraggiose"

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La cantante è stata accusata da tre sue ex ballerine di molestie sessuali e body shaming. Comportamenti, questi, confermati da diversi suoi ex collaboratori. Con uno lungo sfogo su Instagram, ha ora deciso di rompere il silenzio

Lizzo, e come lei Shirlene Quigley (a capo del suo corpo di ballo), sono state accusate di molestie sessuali e mobbing. Gli episodi sarebbero stati ripetuti, sfociando talvolta in vere e proprie violenze (una ballerina sostiene che Lizzo l'abbia forzata a toccare il seno di una stripper, in un locale di Amsterdam).  La sua versione dei fatti, l'artista l'ha affidata a Instagram.

La risposta di Lizzo alle accuse

"Questi ultimi giorni sono stati incredibilmente difficili e deludenti. La mia etica del lavoro, la mia morale e il mio rispetto per gli altri sono stati messi in discussione. Il mio personaggio è stato criticato", ha scritto Lizzo in una dichiarazione pubblicata sul suo profilo Instagram. “Di solito scelgo di non rispondere alle false accuse, ma queste sono troppo incredibili e oltraggiose per non essere affrontate", ha scritto. Lizzo ha poi spiegato che le accuse le sono state mosse da ballerine allontanate dalla tournée per il loro comportamento inappropriato e poco professionale. Nella dichiarazione spiega anche di quanto grande è la passione che la muove: "Prendo sul serio la mia musica e le mie esibizioni perché voglio dare sempre il meglio ai miei fan". Avendo standard così elevati è naturale (sebbene doloroso) prendere talvolta delle decisioni difficili. Come, per l'appunto, licenziare un ballerino. "Non è mai stata mia intenzione far sentire qualcuno a disagio, o non importante per la squadra". In conclusione, scrive di non voler passare per la vittima della situazione, ma neanche per la cattiva.

Il dispiacere per la situazione

Nel post, si legge tutto il disappunto di Lizzo per la situazione. "Vivo la mia sessualità molto liberamente, ma non posso accettare né permettere alle persone di usare quell'apertura per farmi sembrare qualcosa che non sono". La cantante ha poi ribadito che, per lei, nulla è più importante del rispetto che va riservato alle donne. E che non potrebbe mai criticare o licenziare un dipendente per il suo peso, dal momento che è proprio il suo - di peso - ad essere costantemente giudicato. "Sono ferita ma non lascerò che ciò che di buono ho fatto che ho svolto nel mondo venga oscurato da questo. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aiutato a sollevarmi in questo momento difficile”. 

Tuttavia, le querelanti (Arianna Davis, Crystal Williams and Noelle Rodriguez) sembrano decise ad andare avanti in tribunale. Devis, soprattutto, ha mosso accuse molto pesanti a Lizzo e a Quigley, sostenendo che quest'ultima abbia provato a convertirla al cristianesimo.

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