Non solo Festival dei Due Mondi, gli eventi della Spoleto underground

Spettacolo

Oltre agli appuntamenti dell'importante kermesse, una serie di incontri, mostre e progetti da visitare cogliendo l'occasione

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Le eleganti esibizioni di danza, gli esclusivi concerti in Piazza Duomo e le grandi opere teatrali: il 66esimo Festival dei Due Mondi di Spoleto è iniziato e la città si è riempita di turisti e cultori d’arte pronti a godersi gli spettacoli che questa edizione offre tra il Teatro Gian Carlo Menotti e le tante altre location allestite per l’occasione. Così, fino al 9 luglio, tutta la città sarà un palcoscenico a cielo aperto. E allora, tra uno spettacolo del Festival e l’altro, perché non godere anche di una Spoleto inaspettata? Ecco tre cose da fare se sei in città per il Festival dei Due Mondi e vuoi vivere un’esperienza a 360 gradi. 

La mostra fotografica Rock ‘N Roll a Palazzo Collicola. A proposito di underground, al piano -1 di Palazzo Collicola, l’Associazione Frak ha realizzato la mostra Rock ‘N Roll - Il metallo quello puro non arrugginisce, 66 scatti fotografici tra architettura, foto di scena e immagini più personali realizzati da Gabriele Donati, artista spoletino prematuramente scomparso. La mostra, che è stata resa possibile da un crowdfunding che ha mobilitato tutta la città nei mesi scorsi, è una vera e propria esperienza immersiva per chi la vive, perché ha l’obiettivo di rendere il visitatore il più vicino possibile al momento in cui le foto sono state scattate. Le opere sono infatti esposte al buio con un light setting suggestivo e a fare da colonna sonora ci sono brani musicali che hanno fatto la storia del metal e del rock, riarrangiati al pianoforte da Lorenzo Latini, compositore e pianista. L’ingresso alla mostra, che durerà fino al 9 luglio, è gratuito. 

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FuoriFestival, il fuori programma del Festival dei Due Mondi. Una realtà che si propone come luogo di incontro tra artisti e pubblico e come spazio di sperimentazione al servizio delle varie forme artistiche, il tutto in location d’eccezione. La programmazione si snoda tra due luoghi di pregio: il Meeting Point, il giardino sospeso immerso nel verde che affaccia sul Duomo di Spoleto, e la terrazza di Casa Menotti, il centro di documentazione storica del Festival e dimora del suo fondatore Giancarlo Menotti. In questi spazi, performance musicali di artisti italiani e internazionali si alternano ad attività legate alla danza. Tra gli eventi da non perdere: Flora Yin-Wong, artista del suono che utilizza rudimentali registrazioni fatte sul campo, sintesi granulare e strumentazione tradizionale (a Casa Menotti, il 2 luglio alle 20) e la musicista e sound designer Marta De Pascalis (a Casa Menotti, il 7 luglio alle 12). In programma anche una passeggiata verso un luogo insolito e bellissimo: il bosco Sacro di Monteluco, dove ad aspettare i camminatori ci sarà un dj set (il 2 luglio dalle 10). Al Fuori Festival anche performance gratuite come quelle nel giardino sospeso, da guardare rigorosamente con un buon cocktail in mano mentre si aspetta insieme il tramonto. 

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La Mama Spoleto Open, il progetto speciale del Festival. Supporto ad artisti emergenti, ricerche contemporanee nelle arti performative, progetti di residenze artistiche e internazionali: danza, teatro e musica, ma anche arte visiva, nel cartellone de La Mama Spoleto Open 2023. Da non perdere, la performance MORE Ziegfelt Follies (al Creative Hub Cantiere Oberdan, 1 Luglio alle 21:30) in cui la drag queen More Zmin racconta sé stessa a partire dall’immagine di un pesce peloso. Uno spettacolo che ci spinge a usare la nostra immaginazione e che mira a descrivere la tensione che c’è tra le cose e il modo in cui le nominiamo. Da segnalare anche MONDAY (al Creative Hub Cantiere Oberdan, 5 e 6 Luglio ore 21:30), che mette al centro un tema spesso artisticamente ignorato, la sostenibilità. Con MONDAY, dopo dieci anni di lontananza, due artisti di un collettivo di teatro contemporaneo, si incontrano per realizzare un progetto commissionato da uno dei gruppi di scienziati più autorevoli del dibattito mondiale sull’inquinamento da microplastiche. L’obiettivo è sperimentare l’utilizzo del teatro e delle arti performative come nuove pratiche di sensibilizzazione e comunicazione sulle tematiche ambientali.

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