Sciopero sceneggiatori e autori di Hollywood, Biden: "Spero in accordo equo"

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Anche il presidente Usa è intervenuto sulla mobilitazione della Writers Guild of America, che dallo scorso 2 maggio sta paralizzando i lavori degli studios. Migliaia di lavoratori hanno incrociato le braccia a causa del fallimento delle trattative con i principali studi e piattaforme relative, in particolare per un aumento della loro remunerazione. Con effetti immediati: si sono bloccate ad esempio le riprese di "Stranger Things"

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Anche Joe Biden si esprime sullo sciopero indetto dalla Writers Guild of America (WGA), il sindacato che rappresenta gli sceneggiatori e gli autori di Hollywood. “Spero sinceramente che lo sciopero degli scrittori venga risolto e che gli venga offerto il prima possibile l'accordo equo che meritano", ha detto il presidente Usa prima di una proiezione in onore della comunità asiatica negli Stati Uniti. Il capo della Casa Bianca, solitamente molto veloce nel commentare (e sostenere) le rivendicazioni sindacali, non si era ancora espresso su questo conflitto sociale. Dallo scorso 2 maggio, migliaia di sceneggiatori e di autori hanno incrociato le braccia a causa del fallimento delle trattative con i principali studi e piattaforme relative, in particolare per un aumento della loro remunerazione. Si chiedono poi garanzie minime per la sicurezza di un'occupazione stabile e di una quota maggiore dei profitti generati dall'ascesa dello streaming. La mobilitazione ha già avuto il suo impatto su diversi programmi televisivi, come i late shows, e rischia di posticipare l’uscita anche di film e serie tv.

Stop alle riprese di Stranger Things

L'ultimo sciopero simile risale al 2007-2008, quando il settore audiovisivo americano fu paralizzato per 100 giorni che costarono all'industria 2 miliardi di dollari. Tra le serie più conosciute che stanno già subendo gli effetti dello sciopero c’è ad esempio Stranger Things: le riprese per la quinta stagione erano iniziate nelle scorse settimane ma adesso si sono fermate. “La scrittura non si ferma quando si inizia a girare. Anche se siamo contenti di aver iniziato la produzione insieme al nostro fantastico cast e alla troupe, non è possibile continuare durante lo sciopero. Speriamo che un accordo equo venga raggiunto in fretta e che tutti potremo tornare al lavoro. Fino ad allora... passo e chiudo”, hanno scritto i fratelli Duffer, creatori della serie, sul loro profilo Twitter.

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Il caso Mtv Movie & Tv Awards

Un altro esempio di come lo sciopero abbia colpito Hollywood è stata l’ultima edizione degli Mtv Tv & Movie Awards: niente tappeto rosso, niente parata di divi, niente interviste. Solo uno show preregistrato e mandato in onda in differita. Mtv ha scelto il basso profilo per la cerimonia di quest’anno, dopo che l'attrice Drew Barrymore ha deciso di non presentare la cerimonia in solidarietà con la Writers Guild of America. Dopo di lei, si sono sfilate altre celebrità, tra i candidati ai premi e i presentatori che dovevano annunciarli. Tra questi anche il premio Oscar Jamie Lee Curtis. "Avrei indossato un vestito simile a questi delle foto per gli MTV movie awards di quest'anno, ma non potrò andare perché la WGA ha bisogno e merita il mio sostegno", ha scritto su Instagram l'attrice.

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