In sala dal 13 aprile con il suo nuovo film “Scordato”, l’attore si racconta al vicedirettore di Sky Tg24 Omar Schillaci nella prossima puntata del ciclo di interviste dedicate ai protagonisti dello spettacolo
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È Rocco Papaleo il protagonista della nuova puntata di “Stories”, il ciclo di interviste ai principali interpreti dello spettacolo di Sky TG24 (LO SPECIALE). Ospite del vicedirettore della testata Omar Schillaci, con la regia di Roberto Contatti, l’attore si racconta in “Rocco Papaleo - Il cantautore del cinema”, in onda lunedì 10 aprile alle 21 su Sky TG24 e sempre disponibile On Demand.
al cinema con il nuovo film “Scordato”
Sarà in sala dal 13 aprile con il suo nuovo film “Scordato” (Prodotto da Indiana Production, Less Is More Produzioni e Vision Distribution, in collaborazione con Sky). “È la storia di un accordatore di pianoforti “scordato” - ha detto l’attore - nel senso che non è in armonia con il contesto. E attraverso un trucchetto narrativo, rivive alcuni episodi focali della sua vita e piano piano scioglie dei nodi per arrivare ad… “accordarsi”. Non spetta a me dirlo, ma secondo me è il mio miglior film”. Tra gli attori compare anche Giorgia, la cantante: “È un mio idolo da sempre. Avevo questo personaggio nel film e pensavo che lei fosse perfetta per questo ruolo e così l'ho incontrata. Ci siamo parlati e ci siamo fatti una promessa: avremmo fatto un periodo di training di un mese circa, di lavoro sul suo personaggio, sulla recitazione, con la possibilità di poter tirarsi indietro in qualsiasi momento sia lei che io. Alla fine, nessuno dei due si è tirato indietro”.
un viaggio tra ironia e ricordi
Ironia e ricordi nella chiacchierata che ripercorre alcune tappe della sua vita e carriera. Dalla casa dove è nato: “Quando torno dalle mie parti abito lì, è una casa a cui sono molto legato, soprattutto adesso che mi affaccio al balcone e guardo lo skyline delle montagne, mi emoziono”. Da bambino, ricorda, “ero vivace e brillante, queste due qualità mi davano carisma e sembravo molto intelligente. Ero considerato uno dei primi della classe ma in realtà non ero uno che sbatteva la testa sui libri. C'era un po' questa sopravvalutazione di me per queste doti che avevo, nella scuola e nella vita”.
Quindi, la scuola di recitazione (“Mi iscrisse una mia amica. Io facevo ridere, sì, ma non avevo coscienza che potesse diventare un lavoro. Al limite io pensavo di essere un cantautore, cioè, sono un cantautore”) e tanti film: da “I Laureati” di Leonardo Pieraccioni (“Quando mi scelse mi raccontò il film con entusiasmo e mi disse: ‘Adesso vai a casa a leggerlo e fammi sapere’. E io gli risposi: ‘ma che ti faccio sapere. Non è che a casa c’ho 'sti 50 copioni che mi stanno aspettando. Te lo dico subito sì, sì!”) a i “Moschettieri del re - La penultima missione” di Giovanni Veronesi in cui baciò sul set Pierfrancesco Favino (“In questo non avrei mai accettato la controfigura perché comunque ho avuto l'occasione si baciare Favino. È un desiderio molto diffuso in Italia”), a “Si vive una volta sola” di Carlo Verdone (“Lavorare con lui per me è stato realizzare un sogno”). E poi “Basilicata coast to coast”: “È il mio film della vita, quello che hai nel cassetto da tanto tempo. È molto personale, il cui spunto venne così quasi casualmente da un monologo che facevo nei i miei spettacoli di teatro-canzone”. Immancabile, il rapporto con la musica: proprio in “Basilicata coast to coast” è presente il cantautore Max Gazzè come in “Scordato” Giorgia: “C'è questa forte connessione nella mia vita tra la musica e tutto il resto”. E alla domanda: “vorrebbe essere più…” la risposta è stata “Bello! Anche un po’ meno di Favino, non voglio cose irraggiungibili”.