Si tratta dell'ultima iniziativa, in ordine di tempo, di brand e realtà commerciali che hanno deciso di abbandonare il rapper dopo le sue affermazioni razziste e antisemite
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Madame Tussauds ha deciso di rimuovere dal suo museo londinese la statua di cera di Kanye West: si tratta dell'ultima azione da parte di un brand contro il rapper americano, a seguito delle sue osservazioni antisemite e razziste.
Madame Tussauds, via la statua di Kanye West
Lo storico museo londinese ha spostato la figura del rapper, che ha legalmente cambiato il suo nome in Ye, in una sala d'archivio, rappresentazione simbolica della sua caduta in disgrazia. "La figura di Ye è stata ritirata dal piano delle attrazioni nel nostro archivio", ha detto un portavoce di Madame Tussauds London. "Ogni personaggio si guadagna un posto al Madame Tussauds di Londra e ascoltiamo i nostri ospiti e il pubblico su chi si aspettano di vedere al museo”. La statua era stata originariamente presentata nel 2015 insieme a una statua di cera dell'allora moglie Kim Kardashian. Nei giorni scorsi Ye ha perso numerose collaborazioni con sponsor e case di moda a seguito delle sue affermazioni. Adidas ha concluso la sua partnership con l'artista, stimata 250 milioni di euro, e per questo motivo Ye ha perso il suo status di miliardario. Sono molti, adesso, a chiedersi se la carriera del rapper e produttore sia finita.
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Kanye West, le sue affermazioni
Ma cosa aveva detto Kanye West? Qualche settimana fa Kanye si era presentato alla sfilata della sua linea YZYSZN9 a Parigi indossando una maglietta con la scritta “White Lives Matters”, slogan che ribaltava il senso di Black Lives Matters, motto degli attivisti afroamericani impegnati nella lotta contro il razzismo. Giorni dopo ha scritto in un tweet: “Stasera sono un po' assonnato, ma appena mi sveglio faccio Con 3 contro gli ebrei”. Il riferimento è a un codice dell'esercito militare americano, Defcon, che vuol dire “pronti all'attacco”. Il tweet è stato subito cancellato, ma è bastato perché il social e Instagram oscurassero l'account di West per una giornata. Nel podcast Drink Champs, Kanye West ha poi dichiarato: “Questa cosa è una m....a”, riferendosi ai “media ebrei”. In seguito alle affermazioni di Kanye West, l'agenzia CAA ha annunciato di aver chiuso ogni rapporto con lui, e anche Balenciaga ha fatto lo stesso. Abbandonato anche il progetto di un documentario sul rapper. A chiudere con West anche Adidas, che in un comunicato ha scritto di non tollerare “l'antisemitismo né qualsiasi altra forma di odio” e che “le recenti dichiarazioni di Ye sono inaccettabili, odiose e pericolose e violano i valori della società di diversità, inclusione, rispetto reciproco”. Adidas ha così bloccato la produzione dei prodotti a marchio Yeezy, oltre a tutti i pagamenti a Ye e alle sue aziende. Nei giorni scorsi, anche Kim Kardashian e membri della sua famiglia hanno deciso di esprimersi in merito alle dichiarazioni di West, auspicando “la fine della terribile violenza e della retorica odiosa” nei confronti degli ebrei. La famiglia di George Floyd ha annunciato l'intenzione di citare in giudizio Ye, dopo che il 45enne aveva dichiarato che Floyd è morto per uso di sostanze stupefacenti, quando invece stato assassinato da agenti di polizia. A Ye è stato diagnosticato un disturbo bipolare ed è stato ricoverato, in passato, per un'emergenza psichiatrica. Secondo gli esperti, però, i suoi pregiudizi devono essere separati da qualsiasi problema di salute mentale.