Stromboli risorge con il Marosi Film Festival

Spettacolo
. Stefania Alos Pedretti

Da lunedì 29 agosto al 4 settembre la Quarta edizione sui tetti dell'isola tra danza,  performance,  musica , proiezioni, laboratori per bambini e adulti. Ingresso libero

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Torna a Stromboli il MAROSI FESTIVAL, il progetto interamente curato da artisti per realizzare un habitat dove il processo creativo genera l’incontro fra persone, geografie, professionisti del palcoscenico, linguaggi e opere. Danza, musica, cinema, installazioni, performance, laboratori, sono le traiettorie che dal 29 agosto al 4 settembre accoglieranno le doti di questa quarta edizione – gli appuntamenti del 2020 e del 2021 sono stati sacrificati a causa della pandemia da SarsCov2 – e che ancora una volta porteranno sull’isola di Iddu ogni sorta di esperimento e sensibilità. Nato da un’idea di Giulia Ferrato e sviluppato con Anna Basti e un team artistico/tecnico ogni volta mutevole, MAROSI è una avventura estetica che, a lungo termine, ha l’obiettivo di formare un polo internazionale dedicato alla ricerca artistica e al processo creativo nel Sud Italia. Proprio a partire da un’isola, territorio spesso definito come liminare o marginale alle dinamiche produttive e distributive.

L’edizione 2022 avviene in una fase profondamente delicata per l’isola e i residenti, alla luce del grave incendio accaduto in primavera ma anche in seguito alla recente devastante alluvione: “La notte del 12 agosto una tormenta ha messo ancora una volta a dura prova Stromboli e i suoi abitanti. Dopo l’incendio del 25 maggio che ha annientato gran parte della vegetazione e della flora autoctona (riserva naturale UNESCO), enormi quantità di acqua e fango si sono riversate nelle strade, nelle case e nelle attività commerciali del paese, provocando ingenti danni e causando rischi per la vita dei cittadini. Marosi ha scelto di continuare il suo festival nella convinzione che in fasi di crisi l’arte e la cultura sanno offrire sollievo emotivo ai luoghi e ricucire i tessuti sociali feriti”, spiega Giulia Ferrato, direttrice artistica di Marosi. “È indispensabile che gli operatori artistico-culturali di un’isola fragile e potente qual è Stromboli non si tirino indietro in questo momento così tortuoso e difficile, perché oggi Stromboli ha bisogno della cura, dell’amore, dell’attenzione e della presenza di quante più persone possibile”.

Giovanni Lami rd © Enrico Minguzzi

In questa edizione coraggiosa (realizzata con il contributo del Mic-Fondo Unico per lo Spettacolo art.41 Azioni Trasversali – Promozione Danza - Ricambio generazionale “Prime Istanze Triennali” e con il patrocinio oneroso dell’assessorato al Turismo, Sport e Spettacolo della Regione Sicilia e il patrocinio gratuito del comune di Lipari) il MAROSI FESTIVAL verrà sintetizzato ogni giorno al bar Ingrid all’orario di controra - alias dalle 14 alle 16 - in uno speciale format su Fango Radio (www.fangoradio.com) con gli interventi costanti e dinamici di Renato Grieco e Vera Borghini. Una stazione radio provvisoria, quindi, per raccontare il festival e i retroscena, a cominciare dalle esperienze degli artisti coinvolti e dalle reazioni dei cittadini isolani e dei visitatori. Giorno dopo giorno, il festival di arte performativa multidisciplinare si dipanerà attraverso una serie di itinerari, dall’alba a notte piena.

In questa dinamica polifonica, in cui i linguaggi si mescolano e coesistono, saranno protagonisti la coreografa Valeria Apicella in simbiosi con la fotografa Ilaria D’Atri, la performer italo-spagnola Annika Pannitto, il performer slovacco Peter Jasko, la coreografa-cantautrice Clara Furey, le coreografe-performer Maya m. Carroll e Chiara Orefice (con Stefano Costanzo). Quindi i compositori/musicisti/ricercatori sonici Giovanni Lami, Giuseppe Cordaro con Icio Omegha, Pietro Santangelo e Stefania Alos Pedretti. A Maya Deren è dedicata una retrospettiva di film realizzati negli anni ‘40/’50. Infine, le creazioni sospese tra corpo e immagine di Alessandro Soresini, Roy Carroll e Maya M. Carroll, Matteo Brizio con Vittoria Assembri. Per i laboratori che sapranno coinvolgere tanto gli adulti quanto i bambini, da non trascurare i segmenti pedagogici “Art & Community Kids – Meet the Choreographer” con Annika Pannitto e “Art & Community Adults”, classi di movimento aperte alla popolazione a cura di Giulia Ferrato, Delfina De Lillo, Anna Basti e Valeria Apicella. Il mosaico di MAROSI FESTIVAL si compie con “Around A Process of Making”, una call attraverso la quale sono state selezionate 6 proposte-ospiti in un percorso di ricerca. Tra i coach figurano Peter Jasko, Clara Furey, Maya m. Carroll e Annika Pannitto. Per il frammento “Into the Volcano”, infine, l’ospite invitata è Stefania Alos Pedretti che si esibirà al festival con la performance RITUALS II costruita sull’isola stessa.

 

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