Bradley Cooper dice tutto: dipendenza da cocaina, depressione, la ricerca del successo

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Intervistato da un noto podcast americano, Smartless, Bradley Cooper è tornato a parlare dopo anni di silenzio dei suoi inizi a Hollywood non semplici. Tra autostima a zero, solitudine e smarrimento, l’attore ha raccontato di come sia diventato dipendente da alcool e droga

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Bradley Cooper, noto attore hollywoodiano, di recente al cinema con La fiera delle illusioni – Nightmare Alley di Guillermo del Toro e Licorice Pizza di Paul Thomas Anderson, ha raccontato, ospite del podcast Smartless di Jason Bateman, Will Arnett e Sean Hayes, alcuni toccanti retroscena sull’inizio della sua carriera attoriale che non è stata priva di vizi, difficoltà e ostacoli. L’attore ha svelato di essersi sentito più volte a terra e privo di autostima nella fase iniziale della sua carriera, mentre ancora cercava successo e affermazione, tanto da dover fare i conti con la depressione e con un circolo vizioso di dipendenza dall’alcool e dalla cocaina. Ecco le sue parole.

Bradley Cooper parla di depressione e dipendenza all’inizio della sua carriera

Già in passato, Bradley Cooper aveva accennato alla stampa internazionale dei suoi inizi tutt'altro che semplici nel mondo del cinema, con Hollywood che lo ha da subito messo a dura prova. Ora, a 47 anni, l’attore di American Sniper torna a fare i conti con il periodo più buio della sua vita in cui, giovanissimo e alle prese con i primi passi nel cinema e verso il successo, ha dovuto vedersela con una forte depressione che gli ha aperto la strada al vizio dell’alcool e della droga. Queste le sue parole a Smartless: “Tutto ha avuto inizio quando sono stato licenziato in tronco da Alias (di J.J. Abrams, con Jennifer Garner)”, ha raccontato Cooper, che ha poi proseguito: “La mia autostima era a zero e mi sentivo così smarrito. È così che sono diventato dipendente dalla cocaina”. Non solo la perdita del lavoro, a incidere sul senso di smarrimento e vuoto dell’attore anche il trasferimento definitivo a L.A., dopo una vita nella sua natale Abington. “Quando mi sono trasferito a Los Angeles per Alias, mi sono sentito come quando ero al liceo”. Cooper ha raccontato di aver avuto la sensazione di essere quasi invisibile, cosa che ha accresciuto ulteriormente il suo senso di inadeguatezza e solitudine. “Non potevo entrare in nessun club, nessuna ragazza mi guardava. Ero totalmente depresso”.

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Ci sono voluti anni di difficoltà e di sacrifici per arrivare alla vera svolta in carriera, che ha permesso a Bradley Cooper di riprendersi piano piano in mano la sua vita fino a costruire la bellissima famiglia di oggi accanto alla figlia Lea e con anche la vicinanza dell’ex compagna e madre della piccola Irina Shayk. “È andata avanti così fino a Una notte da leoni. Avevo 36 anni quando ho girato quel film”. L’attore racconta di come ogni esperienza della vita, bella o brutta che sia, non vada cancellata, ma di come al contrario, abbia giocato un ruolo cruciale nel successo di oggi e nella sua intera esistenza. Oggi Bradley Cooper è attore affermatissimo con un totale di nove candidature ottenute ai Premi Oscar tra ruoli da attore, sceneggiatore e produttore per film come Il lato positivo, American Sniper, American Hustle e A Star Is Born, ma anche Joker e La fiera delle illusioni. A breve vedrà inoltre la luce anche il suo nuovo progetto cinematografico per Netflix (come attore e regista) e che si preannuncia già uno dei titoli di punta per la prossima ricca stagione degli Academy Awards. Il titolo è Maestro e sarà incentrato sulla storia vera del compositore e direttore d’orchestra Leonard Bernstein.

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