La dottoressa Shannon Curry - durante il processo per la causa per diffamazione intentata dall’attore nei confronti dell’ex moglie - ha detto che questo tipo di malattia può comportare "tattiche di manipolazione” e che l’attrice non ha invece alcun segno di disturbo da stress post traumatico. Nel nono giorno del procedimento hanno testimoniato anche la donna che gestisce la residenza di Depp alle Bahamas e un’agente della polizia di Los Angeles
Amber Heard mostrerebbe sintomi di un disturbo border line della personalità che comporta "uno sforzo estremo per essere al centro dell'attenzione". Lo ha detto la psicologa forense Shannon Curry nel nono giorno del processo per diffamazione che vede Johnny Depp contro l’ex moglie Amber Heard, a cui l’attore ha fatto causa sostenendo che abbia diffuso false accuse di violenza domestica che, fra l’altro, hanno danneggiato la sua carriera.
La testimonianza della psicologa forense
Secondo Curry, la Heard soffriva già prima della sua relazione con Depp di disturbo borderline di personalità e disturbo istrionico di personalità, che possono comportare "tattiche di manipolazione per cercare di soddisfare i propri bisogni". Non soffrirebbe invece, come affermato dall’attrice, di disturbo da stress post traumatico (PTSD) dovuto alla sua relazione con Johnny Depp. Curry, riporta Sky News, ha detto che il disturbo borderline di personalità è "un fattore predittivo nelle donne che attuano la violenza contro il proprio partner", aggiungendo che "una tattica è aggredire fisicamente e poi farsi male, quindi usare il sistema legale, per esempio usare un ordine restrittivo". Poi ha aggiunto che è molto comune per chi ha questo tipo di disturbo assumere “il ruolo della vittima o della principessa”, a volte inventando storie “per ottenere attenzione e rispetto”. Curry è stata poi accusata dagli avvocati di Amber Heard di potenziale pregiudizio, per essere stata assunta da Johnny Depp, accusa però respinta dalla consulente.
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Il racconto dell’agente immobiliare delle Bahamas
Nel nono giorno del processo ha testimoniato anche Tara Roberts, che gestisce la residenza alle Bahamas di Johnny Depp. La donna ha raccontato di aver sentito l’attore e Amber Heard litigare e lei dirgli: “Sei un attore rovinato, morirai grasso, solo e vecchio”. Poi ha raccontato che Depp aveva accusato l’allora consorte di averlo “colpito con una lattina” e che lui aveva “dei lividi sul naso”.
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La poliziotta intervenuta dopo una lite nel 2016
È stata anche sentita Melissa Saenz, agente della polizia di Los Angeles che il 21 maggio 2016 andò nell’attico della coppia dopo una lite. Un litigio durante il quale, secondo il team legale di Amber Heard, all’attrice sarebbe stato lanciato in faccia un telefono. In una deposizione registrata, Saenz ha detto ripetutamente agli avvocati di entrambe le parti di "non aver visto o sentito nulla che le facesse pensare che fosse stato commesso un crimine o che si fosse verificato un atto di violenza domestica".