Era il gennaio del 1982 quando un giovane Claudio Abbado dava il via a una novità assoluta. Un progetto ambizioso che negli anni ha scritto una storia di successi. Stasera, per festeggiare questo anniversario importante, un concerto che accosta alla musica di Stravnskij la Quinta sinfonia in mi minore di Čajkovskij. In apertura un pezzo nuovo creato appositamente da Giorgio Battistelli. Sul podio Riccardo Chailly, da sette anni direttore principale della Filarmonica
Quarant'anni di storia. Di musica, concerti, tournée. E grandi direttori. Era il 1982 quando un giovane Claudio Abbado battezzò la nascita della Filarmonica della Scala. Una formazione, creata sulla scia dei Wiener Philarmoniker, per dare ai musicisti una propria autonomia e responsabilità artistica. Perché, ricordando le parole del suo fondatore, un’orchestra d’opera per crescere ha bisogno di una sua parte sinfonica.”
“Claudio Abbado ha avuto il coraggio di pensare a uno strumento quotidiano del Teatro alla Scala e ha dato il via alla Filarmonica con un capolavoro come la Terza Sinfonia di Mahler. Un progetto molto ambizioso fin dall’inizio. 40 anni dopo mi fa molto piacere celebrare questo inizio di stagione soprattutto dopo due anni di pandemia” sottolinea il Maestro Riccardo Chailly a Sky TG24.
Il concerto di apertura
Il programma del concerto che dà il via alla stagione accosta alla musica di Stravinskij, le due Suite per piccola orchestra e quella del 1919 da L’oiseau de feu, la Quinta in mi minore di Pëtr Il'ič Čajkovskij. Apre il concerto una nuova commissione: Toccata. Una ouverture scritta dal compositore Giorgio Battistelli per celebrare l’anniversario.
“E’ una bella dedica non solo a me ma all’orchestra Filarmonica. Un brano di 6 minuti che apre in modo solenne, come fosse la musica di Monteverdi rinata negli anni duemila e che sfocia poi in un grande virtuosismo collettivo che coinvolge archi, ottoni e percussioni” anticipa il Maestro Chailly.
*Nel video in alto all'articolo le immagini delle prove aperte del concerto.