Will Smith sul padre violento: "Ho pensato di ucciderlo perché picchiava mia madre"

Spettacolo

Camilla Sernagiotto

©Getty

L'attore rivela nella sua biografia in uscita che il genitore era violento. Racconta un episodio di quando lui, allora novenne, vide il padre prendere a pugni in testa la moglie. “Quel preciso momento ha definito chi sono più di qualunque altro momento nella mia vita. Tutto quello che ho fatto da allora [...] era il mio modo di scusarmi con mia madre per non aver agito quel giorno”. Anni dopo si è insinuato in lui il pensiero assassino, mentre curava il padre malato di cancro (morto nel 2016)


Will Smith ha rivelato che suo padre era un violento nei confronti di sua moglie, la madre dell'attore (Caroline Bright), raccontando nella sua biografia in uscita che quando lui aveva soltanto nove anni ha assistito a una scena davvero scioccante: il genitore ha preso a pugni in testa la consorte, la quale è collassata.

Questa confessione shock arriva tra le pagine di “Will”, la biografia dell'attore che uscirà il 9 novembre 2021 (l’edizione italiana, edita da Longanesi, si intitolerà “Will, il potere della volontà” e sarà in commercio a partire dall’11 novembre).


Ma a questa prima confessione scioccante se ne aggiunge un'altra, anch'essa purtroppo legata alla cultura della violenza: dopo molti anni da quella scena cui assistette il piccolo Smith di appena 9 anni, l’ex bambino diventato ormai adulto avrebbe pensato di assassinare il padre per vendicare finalmente la madre.

Quella che purtroppo è alla base di un numero spropositato di tragedie greche, di drammi shakespeariani, di epos e via dicendo si è insinuata purtroppo anche nell'animo di Smith, come lui stesso racconta nella personale bio di cui People ha riportato un estratto.

“Una notte, mentre lo portavo dalla sua camera da letto al bagno, il male si è impossessato di me. Il percorso fra le due stanze passa in cima alle scale. Da bambino mi ero ripromesso che un giorno avrei vendicato mia madre, che quando sarei stato abbastanza grande e abbastanza forte, quando non sarei più stato un codardo, lo avrei ucciso. Così mi sono fermato in cima alle scale. Avrei potuto buttarlo giù e farla franca facilmente. Mentre decenni di dolore, rabbia e risentimento scorrevano e poi si allontanavano, ho scosso la testa e ho continuato a portare mio padre in bagno”, queste le parole di Will Smith che compaiono nero su bianco nelle pagine di “Will, il potere della volontà”.

 

La violenza sulla madre

Spesso la violenza porta violenza, in una spirale infinita che intrappola al proprio interno chi sperimenta quel male di cui Smith parla (“il male si è impossessato di me”, dove male sta proprio per il peggior male che esista, la violenza che nasce da quel mostro che è l'odio).
Per non aver reagito quando ancora era forse troppo piccolo per farlo, l'attore ha cercato in qualche modo di espiare quella sua colpa originale. Come? Facendo le grandi cose che ha portato avanti, la carriera, i premi, riconoscimenti, il successo globale. Il tutto per scusarsi in qualche maniera con la madre.

“Quando avevo 9 anni ho visto mio padre prendere a pugni mia madre su un lato della testa e l’ha colpita così forte che è collassata e l’ho vista sputare sangue. Quel preciso momento in quella camera da letto ha definito chi sono più di qualunque altro momento nella mia vita. Tutto quello che ho fatto da allora, tutti i premi e i riconoscimenti vinti, erano il mio modo di scusarmi con mia madre per non aver agito quel giorno. Per averla delusa in quel momento. Per non aver tenuto testa a mio padre. Per essere stato un codardo”, scrive Smith nelle pagine biografiche, di cui People ci offre un assaggio.  

HOLLYWOOD, CALIFORNIA - OCTOBER 06: Will Smith and Jada Pinkett Smith attend Paramount Pictures' Premiere of "Gemini Man" on October 06, 2019 in Hollywood, California. (Photo by Axelle/Bauer-Griffin/FilmMagic)

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Il padre

Il genitore violento di cui l’attore parla si chiamava Willard Carroll Smith Sr., esattamente come l'attore, se non per quel Senior e quel Junior di differenza che spesso vengono usati nei Paesi di lingua anglofona (Willard Carroll Smith Jr. è il nome all'anagrafe di Will Smith, ndr).

 

Di professione attore e umorista (ma anche tecnico di frigoriferi), Smith Senior ha sposato una cantante (che lavorava anche come amministratrice scolastica), Caroline Bright. Da lei ha avuto quattro figli, il secondo dei quali è Will.

La famiglia Smith, appartenente alla middle class, viveva a West Filadelfia, nel quartiere di Germantown.

Il padre si è ammalato di cancro durante la vecchiaia e il figlio Will si è preso cura di lui nell'ultimo periodo della sua vita, quello durante il quale avrebbe maturato il pensiero omicida ora confessato.
Willard Carroll Smith Sr. è morto nel 2016. Di cancro, meglio specificarlo date le circostanze.

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La biografia

Uscirà negli Stati Uniti il 9 novembre mentre l'edizione italiana arriverà tre giorni dopo, in commercio a partire dall'11 novembre.
In Italia la biografia è edita da Longanesi e si intitola “Will, il potere della volontà”.

 

“Questa è la storia di uno scontro epico tra amore, ambizioni, paure e successo. Un libro travolgente che, come il suo autore, è semplicemente unico nel proprio genere”, si legge nella descrizione ufficiale dell'opera.

“Attore, rapper, icona globale. Personalità tra le più dinamiche e amate del mondo dello spettacolo, Will Smith si racconta per la prima volta in un memoir straordinariamente coraggioso, onesto, di grande ispirazione. Un’autobiografia dirompente che svela senza pudore tutta la storia di una delle più incredibili ascese hollywoodiane dei nostri tempi. Alla soglia dei cinquant’anni Will Smith pensava – e come dargli torto? – di avere tutto: non solo il suo successo personale non temeva confronti, ma anche la moglie Jada e i due figli Jaden e Willow splendevano brillantissimi nel firmamento dello spettacolo. Peccato che i diretti interessati non condividessero affatto il suo entusiasmo e si sentissero, anzi, come i funamboli di un circo, soffocati dagli impossibili standard di perfezione di un maniaco del lavoro. L’ammutinamento era dietro l’angolo e Will stava per scoprire di non aver ancora finito di imparare tutto quel che c’era da imparare sull’amore e la felicità. Questo memoir è il risultato di un profondo viaggio di scoperta interiore, la resa dei conti definitiva tra ciò che si può ottenere attraverso l’esercizio della pura forza di volontà, e ciò che, così facendo, si rischia di lasciarsi per sempre alle spalle. Will racconta con grande onestà la lunga strada che conduce al controllo delle proprie emozioni, e lo fa in modo da essere d’aiuto a chiunque ambisca allo stesso risultato”, queste le parole ufficiali che presentano “Will, il potere della volontà”.

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La life coach di Will Smith

Per adesso non sappiamo se tra le pagine della sua biografia ci saranno insegnamenti che Will Smith ha tratto dalla sua life coach, Michaela Boehm.

Tuttavia, la presentazione e il titolo stesso del libro suggerirebbero lo zampino di un guru o almeno una guida che possa aiutare a percorrere una strada difficile come sempre si rivela essere un viaggio di scoperta interiore.

 

Alla fine di settembre 2021, l'attore aveva parlato della sua life coach a cui deve molto.
L’ha fatto nel corso di un’intervista rilasciata al magazine GQ in cui ha rivelato di non praticare la monogamia, di comune accordo (e di comune pratica) con la moglie Jada Pinkett Smith.
Quella rivelazione ha fatto il giro del globo, rilanciata di testata in testata e di social in social. In pratica per Will Smith questo è il periodo delle confessioni scioccanti…

Nell'intervista a GQ ha raccontato di quando rivelò alla sua life coach il suo sogno di avere un harem di donne, tra cui l'attrice premio Oscar Halle Berry e la ballerina Misty Copeland.
Assieme a Michaela Boehm, la guida di cui sopra, ha incominciato un percorso di rehab nel periodo in cui stava vivendo una profonda crisi di mezza età.
"Ne abbiamo parlato molto e abbiamo pianificato l'harem", ha confessato il protagonista di "Men in Black".
"Era un esercizio liberatorio. All'inizio pensavo fosse una cosa orribile avere di questi pensieri (...) poi ho ripulito la mia mente e ho capito che era giusto essere me stesso. Giusto pensare che Halle fosse attraente. Non mi rendeva una persona cattiva pensare che Halle fosse bellissima, anche se sono sposato. Mentre nella mia mente, nella mia educazione cristiana, anche i miei pensieri erano peccato", ha dichiarato allora Smith.

 

Di seguito trovate il post pubblicato poche ore fa sul profilo ufficiale di Instagram di Will Smith in cui sono indicate le prime date del book-tour con cui porterà la sua biografia prima negli Stati Uniti e poi, il 18 novembre, a Londra, presso il Savoy Theatre.

 

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