La nuova linea presenta i motivi e la grafia dell'artista pop americano scomparso nel 1990. Nella collezione, oltre alle sneakers, anche magliette e un capello
Il lancio inaugurale della collaborazione tra Converse e Keith Haring include sei sneakers, quattro articoli di abbigliamento e il lancio del programma di personalizzazione Converse By You Chuck 70.
Converse, omaggio a Keith Haring
In occasione di questa capsule, le opere di Haring griffano i modelli Chuck 70, Chuck Taylor All star, la Pro leather e la Run star hike. I colori sono, prevalentemente, il bianco e il nero e il bianco e il blu. I tocchi di rosso aiutano ad animare le illustrazioni, soprattutto sul modello Run Star Hike. Tutte le sneaker sono in vendita dal 13 maggio a livello globale sito del brand. In Italia si possono acquistare anche in diversi rivenditori selezionati, tra cui Yoox, Urbanstar, Black Box, Urban Jungle, Antonioli inner, Aw Lab, Par5, Suede, Lvr, Holypop, Airness, Graffiti shop, Sneakers 7.
approfondimento
Dalla strada a icona anni ’80, l'arte di Keith Haring. FOTO
L'obiettivo di Converse, con le opere d'arte di Haring, è quello di “rompere le barriere del domani”. "Nessun altro artista incarna questa mentalità più di Keith Haring, con il suo tipico stile pop art che sostiene la convinzione che le persone possono cambiare il mondo attraverso la creatività", spiega un comunicato stampa del marchio. Del resto, grazie alla street art, il suo lavoro è sempre rimasto accessibile a tutti. Nella capsule, oltre alle sneakers, anche T-shirt e un cappello alla pescatora, tendenza di questa estate. I prezzi variano dalle 100 sterline delle Run Star Hike alle 85 delle Chuck 70 fino ad arrivare alle 37 sterline delle Chuck Taylor All Star. Le magliette costano tra le 32 e le 25 sterline mentre il cappello 27.
Keith Haring, la storia
Haring è stato un pittore e writer statunitense di fama mondiale. Nato il 4 maggio 1958 a Reading, in Pennsylvania, durante la giovinezza fu molto influenzato dai fumetti di Walt Disney e di Dr. Seuss. Nel 1978 organizzò la sua prima mostra personale, che riscosse grande successo. Da Pittsburgh si trasferì a New York, dove divenne anche più consapevole del proprio orientamento omosessuale, che riconobbe poi più apertamente in seguito. Nella Grande Mela Haring poté seguire i corsi della School of Visual Art (SVA), dove apprese i rudimenti del disegno, della pittura e della scultura. Per esprimersi al meglio si affidò alla scena urbana cittadina. Intervenne sugli spazi pubblicitari vuoti della metropolitana di New York, che divenne per lui “un laboratorio” pubblico dove sperimentare. “Un giorno, viaggiando in metropolitana, ho visto un pannello che doveva contenere un messaggio pubblicitario. Ho capito subito che quello era lo spazio più appropriato per disegnare. Sono risalito in strada fino ad una cartoleria e ho comprato una confezione di gessetti bianchi, sono tornato in metropolitana e ho fatto un disegno su quel pannello. Era perfetto, soffice su carta nera; il gesso vi disegnava sopra con estrema facilità” rivelò l'artista. Haring consacrò definitivamente il proprio talento nell'aprile del 1986 con l'inaugurazione a SoHo del Pop Shop, un punto vendita di gadget e magliette ritraenti le sue opere.