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La nuova collezione di Gucci, "Aria" di rinascita e omaggio ai 100 anni del brand

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

Una sfilata e un film per presentare 'Aria', la nuova collezione disegnata da Alessandro Michele nata pensando a un compleanno ultra pop all'insegna del DNA del marchio.

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Un invito da decifrare per poter accedere alla sfilata. Un puzzle da risolvere perché la moda, in fondo, non è altro che un grande enigma.
Alessandro Michele sposta ancora una volta l’asticella della creatività e ci presenta una collezione che è un inno alla vita.
Dalla colonna sonora, ai testi delle canzoni impresse sulle borse. Dai rimandi alle stagioni di Tom Ford, fino all’insegna del Savoy Hotel di Londra, dove agli inizi del ‘900 si dice Guccio Gucci abbia lavorato come uscere prima di fondare il mito Gucci. La nuova collezione disegnata da Alessandro Michele è un omaggio al brand, al suo magnetismo e alle sue mille anime.
“Il mio punto di partenza” racconta il direttore creativo di Gucci in una lunga conversazione virtuale”, è stato proprio la popolarità del brand, il suo magnetismo. E’ un marchio che detiene un potere enorme, anche quando dorme, anche quando è assopito, come un potente vulcano”.
 

I 100 anni di Gucci e le sue continue rinascite

94 look per celebrare la maison della doppia G nell’anno in cui festeggia i suoi primi 100 anni. 100 anni che sono come il primo perché Gucci nasce e rinasce milioni di volte attraverso un dialogo continuo con quello che c’è fuori.

“E queste rinascite”, spiega Alessandro Michele, “le ho raccontate all’interno della collezione: ci sono gli elementi della mitologia del brand, come il mondo equestre, che è un mondo di élite ma anche feticista e che io ho trasformato in feticcio così come è feticcio la moda.

C’è il mondo di Hollywood, le connessioni con gli Stati Uniti, con quell’Olimpo che partorisce Superuomini e Super-io e che noi ora seguiamo e spiamo attraverso i social. Il mio modo di ringiovanire il brand è dialogare con l’altro, con quello che c’è fuori.”

 

Gucci, la sfilata "Aria" in occasione dei 100 anni del brand. FOTO

 

Una collezione raccontata attraverso una  sfilata e un un film co diretto da Alessandro Michele e Floria Sigismondi.

“Il processo creativo”, prosegue Michele, “è stato una ricerca molto asciutta, ho voluto fare un racconto che fosse forte e ho cercato pezzi di abbigliamento che riportassero a forme in qualche modo primarie,  primitive.

C’è tanta ‘luccicanza’, quell’essere luccicanti a tutte le ore. Ho fatto scendere molti elementi cari alla notte o allo stage sulla strada. Ho reso anche il logo luccicante, l’ho ingrandito come se fosse materiale da santificare.”

 

L'operazione di 'hackeraggio' di Alessandro Michele

In passerella anche quella che il designer definisce “operazione di hackeraggio”, suo ultimo colpo di genio. Capi iconici in cui è riconoscibile il logo di Balenciaga, ma anche pezzi dalle collezioni di Demna Gvasalia con dei dettagli tipici del mondo Gucci. Attraverso il recupero di pezzi inattuali ritornati a nuova vita Alessandro Michele riaccende le scintille del già dato.

 

Una collezione che è un grande party a cui tutti siamo invitati, un inno alla vita

Per la prima volta in assoluto sfila anche l’alta gioielleria, collezione che ha debuttato due anni fa e che ora si arricchisce di nuovi pezzi.

“Per me era indispensabile portare questo dialogo all’estrema ratio.  

Alla fine la ragazza, come in una fiaba, restituisce questo cuore pop, che io chiamo il Graal di Gucci, all’universo. È un invito a una grande festa, il party dove vogliamo partecipare in abito da sera attraversando il glamour e stupendoci perché la festa è il nostro pianeta.”