La seconda moglie di Charles Schulz ci racconta i personaggi femminili delle celebri strisce a fumetti, a cui è dedicata la mostra "Girl Power in Peanuts"
Un giorno, nel 1963, Pamela Vander Linden, la mamma di quella che sarebbe diventata la seconda moglie di Charles Schulz, Jean Schulz, decise di intraprendere un nuovo hobby: piotare aerei. Che allora potesse sembrare particolarmente all’avanguardia per una donna di 50 anni non lo aveva considerato. Nemmeno sua figlia ci trovò nulla di strano, anzi, imparò a pilotare aerei anche lei e, poco dopo, cominciò a fare coppia con la madre in competizioni femminili. 10 anni dopo d’altronde Jean avrebbe sposato in seconde nozze Charles Schulz, che nei suoi Peanuts disegnava, dagli anni ‘50, bambine intraprendenti e sportive, o bambini imbranati e sognatori.
Una nuova mostra apre al Santa Rosa Peanuts Museum: Girl Power in Peanuts: ne racconta i personaggi femminili, dai primi poi scomparsi dalle strisce come Violet e Patty, a Lucy, Piperita Patty, Sally e Marcy. Il museo è il lavoro d’amore ventennale di Jean Shultz, che aveva iniziato a curarlo quando Charles era ancora in vita. Charles Schulz mori nel sonno più di 20 anni fa. Nel 1991, riflettendo sul suo lavoro, disse.”Ad un certo punto mi sono reso conto che il mondo dei Peanuts era troppo maschile: ho creato quindi dei personaggi femminili per cambiarne la prospettiva.” Di prospettive sovversive in quelle strisce se ne trovano tante: le bambine non sono oggetti decorativi; sono al centro dell’azione, sono sportive, piccole imprenditrici, dicono quello che pensano, o semplicemente bistrattano il povero Charlie Brown.
approfondimento
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L'intervista a Jean Schulz e Melissa Menta
Ne abbiamo approfittato per incontrare la vedova di Charles, Jean Schulz e Melissa Menta laSVP, Marketing & Communications dei Peanuts.
Suo marito era un femminista?
Jean: Sparky, tutti lo chiamavano Sparky solo chi non lo conosceva e le sue maestre delle elementari lo chiamavano Charles, lo era sicuramente. Per esempio si è sempre battuto per l’uguaglianza delle donne negli sport. Ci sono molte strisce che ne parlano. Si era interessato alla uguale retribuzione delle donne parlandone con la tennista e nostra amica Billie Jean King (la famosa tennista che vinse conto il tennista XY nel match che passò alla storia come La battaglia dei sessi ndr ) Se fosse vivo oggi disegnerebbe della questione degli attrezzi: in America alle donne non vengono dati gli stessi attrezzi che agli uomini.
Si ispirava a lei per le sue donne sportive e controcorrente?
Jean :Mio marito usava tutto quello che lo circondava come ispirazione: prendeva spunto da tutto e poi lo elaborava in modo del tutto inaspettato. Io e mia mamma nel 1975 partecipammo al Powerf Puff Derby, una gara di aviazione femminile. Ci sono quindi queste strisce con Piperita Patty e Marcy che vogliono partecipare al Derby come abbiamo fatto noi, ma la loro versione fu una totale sorpresa: in questo caso pensano di volare sulla cuccia di Snoopy e una delle due, Marcy, odia volare!
Melissa se venissimo al museo che cosa troveremmo?
Melissa: Pezzi artistici unici curati personalmente da Jean, lettere, disegni, oggetti personali di Sparky. Le strisce, ovviamente, ma anche i tributi resi da altri artisti, tutto quello che fa parte del mondo dei Peanuts. Oltre ovviamente a questa mostra sul potere delle ragazze nei fumetti. Inizialmente pensavamo di dedicarla solo a Lucy, ma poi abbiamo capito che era molto interessante parlare di tutte loro, con le loro uniche caratteristiche, ambizioni e intraprendenza. Oltre ovviamente a spiegare i riferimenti al mondo reale che Sparky intesseva tra i suoi disegni.
Nel 2021 siamo ancora a parlare di come si devono vestire le donne, ma Piperita Patty era avanti: combatteva l’obbligo di indossare un abito come uniforme scolastica già nel 1972
Jean: Sicuro e finiva sempre dal preside per questa ragione! ! E pensandoci bene Piperita Patty continua a vestirsi per tutte le strisce con i suoi pantaloncini e sandali, quindi ad un certo punto la deve avere spuntata lei! Piperita Patty è anche estremamente sportiva, riesce in tutti gli sport, al contrario del povero Charlie Brown.
E’ vero che Lucy, con la sua inclinazione a fare domande e il suo banchetto di psicologia riflette in realtà una attitudine che sua marito aveva, la sua curiosità verso gli altri?
Jean: E’ vero che mio marito era curioso di tutto e di tutti. Ma Lucy pensa sempre di sapere tutto e da consigli sbagliatissimi! L’idea di Lucy gli era venuta pensando ai classici banchetti con la limonata che i bambini vendono nei quartiere residenziali americani, nel suo caso però vende consigli che avrebbe dato comunque e si fa fare pagare! E sono spesso o totalmente umilianti o super sarcastici e non aiutano per niente!
C’è una striscia che ribalta le convenzioni sui generi e la protagonista è proprio Lucy: che convince Charlie Brown a posare in costume da bagno per la rivista della scuola . Lo mette in copertina e poi gli dice in faccia che non hanno venduto nemmeno una copia.
Quale è una storia su suo marito che pochi conoscono?
Jean: Riusciva a stabilire relazioni personali con tutte le persone che gli interessavano e gli venivano presentate Per esempio con Federico Fellini.
Fellini e mio marito si conobbero nel 1982 o giù di lì quando c’era una mostra itinerante dedicata ai Peanuts.
Melissa: A Sparky non piaceva viaggiare, quindi ha messo una condizione: “vado a Roma se mi presentate Fellini”. Lo hanno preso in parola e li fecero incontrare!
Jean: Fellini e mio marito si chiusero in una stanza a parlare,anche se non avevano una lingua in comune! SI capivano a disegni, Fellini infatti gli confessò che se non fosse stato un regista avrebbe voluto essere un disegnatore di fumetti.
In italia la prima raccolta delle strisce di Schulz aveva la prefazione di Umberto Eco che comprese l’immortalità dei suoi personaggi.
Jean: Sì Eco aveva scritto un saggio su mio marito: molto intellettuale e -in tipico stile di Eco- quasi incomprensibile, ma sicuramente molto lusinghiero. Così mio marito lo volle incontrare di persona, anche per capirlo meglio!
Nelle sue strisce ci sono riferimenti a personaggi del mondo della cultura femminilie Per esempio le scrittrici Katherine Anne Porter, Joyce Carol Oates, e Pamela Hansford Johnson.
Jean: Sono autrici che lui stimava e di cui leggeva i libri, così le chiamò per dirglielo. Chiaramente poi quando le omaggiò nelle sue strisce lo fece a modo suo, facendo dire a Piperita Patty che non c’era verso che avrebbe letto i loro libri, visto che persino il loro nome era troppo lungo per lei!
C’è un altra donna famosa nelle nostre strisce la compositrice Ellen Taffe Zwillick, la prima donna a vincere un premio Pulitzer per la musica. Sparky la mise nelle sue strisce e si conobbero. Ora lei è la compositrice in residence della Santa Rosa Simphony proprio qui dove siamo noi e il museo. E’ come se le cose che gli interessavano e toccava continuassero ad avere effetti sempre più profondi nel tempo, un po’ come quando lanci un sassolino nell’acqua
Ci sarà un altro film dei Peanuts?
Melissa: Abbiamo una relazione con Apple TV+ e lì abbiamo lanciato il Peanuts show, Ma su un secondo film non ti posso dire niente per ora. Posso sperare invece che si possa riprendere a viaggiare presto e che gli italiani amanti dei Peanuts possono venire a trovarci al museo.