L'appello di D'Avenia, spiazzante e pieno di vita

Spettacolo

Sabrina Rappoli

Alessandro D'Avenia porta a teatro il suo libro L'Appello e poi fa di più: con gli alunni della Scuola di Teatro di Gabriele Vacis lo rende un film, dello spettacolo recitato al Colosseo di Torino

Omero Romeo è un insegnante speciale, non vede, ma sa ascoltare e sa comunicare con i suoi studenti, pieni di quella fame di vivere che soltanto la gioventù regala così prepotente. Sono loro i protagonisti del libro di Alessandro D’avenia, L’appello, che l’autore 43enne, insegnante prima ancora che scrittore, porta a teatro con la complicità degli alunni della Scuola di Gabriele Vacis. Gli studenti del romanzo, insomma, sono attori in carne e ossa e D’Avenia è con loro, sul palco.

IL FILM DELLO SPETTACOLO TEATRALE

Il libro diventa così un’opera teatrale, che a sua volta si trasla in un film, dello spettacolo girato al Teatro Colosseo di Torino. Edito da Mondadori, L’appello, dà corpo all’idea che D’Avenia ha della scuola, elemento fondante della personalità, luogo di incontro, di scambio, di crescita. Il film dello spettacolo, girato seguendo tutti i protocolli anti Covid, si presenta come un momento di speranza, un’apertura agli altri, in tempi difficili come sono quelli della pandemia. Una classe che diventa un’orchestra, pronta a suonare la musica della Vita, stando insieme, nonostante tutto.

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