Teatro alla Scala e moda italiana, un legame storico. Oggi ancora più importante

Spettacolo

Nicoletta Di Feo

Grazie alla collaborazione tra il Teatro alla Scala e la Camera Nazionale della Moda Italiana le star della serata “A riveder le stelle” vestono le creazioni di grandi stilisti.

Giorgio Armani, Dolce & Gabbana, Valentino, Curiel, Marco de Vincenzo, Gianluca Capannolo. La moda italiana veste la Scala di Milano. In occasione della serata 'A riveder le stelle', alcuni dei più prestigiosi stilisti italiani vestono le stelle dell’opera che si uniscono all’Orchestra e al Coro Scaligeri diretti da Riccardo Chailly e al Balletto. Causa pandemia l’opera che come ogni Sant’Ambrogio inaugura la stagione lirica del Teatro alla Scala sarà infatti sostituita da un grande spettacolo a porte chiuse ideato da Davide Livermore, ormai al suo terzo 7 dicembre. Al posto della Lucia di Lammermoor di Donizetti, annullata causa covid-19, tre ore di musica e danza con 24 tra le più grandi voci del nostro tempo.

 

Teatro alla Scala e Moda, un legame che dura dal dopoguerra

Sarà compito di Gianluca Falaschi integrare le creazioni degli stilisti aggiungendo costumi di scena per mimi e comparse. Il rapporto tra il Teatro alla Scala e la moda ha infatti radici storiche. Passerella privilegiata fin nel dopoguerra il foyer del Piermarini è da sempre al centro dei riflettori.

La prima del 7 dicembre è infatti un grande appuntamento culturale, probabilmente il più importante dell’anno, ma anche occasione per sfoggiare e mettere in mostra abiti da sogno. Lo è da sempre e ancora più nel 2020, in un anno difficile per tutti, ma soprattutto per la cultura e per la moda che in questa serata speciale si ritrovano ancora una volta insieme. La presenza della moda al Teatro alla Scala, ha dichiarato il sovraintendente Meyer, è "il timbro di Milano”. 

E il titolo dello spettacolo, ‘A riveder le stelle’ tratto dalle ultime parole dell’Inferno di Dante in omaggio per i 700 anni dalla morte del poeta, è anche un messaggio di speranza .“Entreremo nella fabbrica dei sogni della bellezza”, ha dichiarato Davide Livermore, e lo faremo anche grazie agli abiti disegnati dai grandi della moda italiana.

 

Collacorazione tra Camera Nazionale della Moda Italiana e Teatro alla Scala, le firme del made in Italy vestono il cast di 'A riveder le Stelle'

Giorgio Armani veste con due abiti diversi il mezzosoprano francese Marianne Crebassa, interprete della Habanera da Carmen di Georges Bizet e del finale del Guglielmo Tell di Gioachino Rossini, quindi il soprano lettone Kristine Opolais che canterà “Tu, piccolo iddio” da Madama Butterfly di Giacomo Puccini. In Armani anche il soprano americano Lisette Oropesa, che avrebbe dovuto essere protagonista della Lucia di Lammermoor di Gaetano Donizetti prevista per inaugurare la Stagione, di cui canterà comunque l’aria del primo atto “Regnava nel silenzio”. Anche i primi ballerini Nicoletta Manni, Martina Arduino, Virna Toppi, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello e i solisti Marco Agostino e Nicola Del Freo, che durante le esibizioni indossano costumi di scena, vestono abiti Armani per la serata. 

 

Di Valentino l’abito del mezzosoprano lettone Elīna Garanča, interprete dell’aria della principessa Eboli “O don fatale” da Don Carlo di Verdi.  

 

Anche le attrici impegnate nello spettacolo indossano abiti firmati dagli stilisti: Maria Chiara Centorami alterna Marco De Vincenzo e Curiel; Laura Marinoni Curiel e Gianluca Capannolo; Michela Murgia un abito di Valentino.

 

Gli smoking di Davide Livermore e Massimo Popolizio sono invece di Dolce & Gabbana, così come  il vestito di Linda Gennari. Sempre di Dolce & Gabbana i tre abiti di Caterina Murino. Il legame dei due stilisti con la Scala è da sempre particolarmente forte. “Per noi la Scala”, ci ha confidato Stefano Gabbana in una recente intervista, “è un pezzo di Dolce & Gabbana, è simbolo di un certo tipo di cultura, di Milano, della notorietà, della bellezza, della musica, dell’arte. Insomma per noi la Scala è davvero molto importante.”

 

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