Marta C. González, il commovente video della ballerina malata di Alzhaimer che danza

Spettacolo

Chiara Ribichini

A un anno dalla scomparsa della donna, prima ballerina del New York City Ballet, l’associazione Musica Para Despertar ha pubblicato un filmato girato negli ultimi mesi di vita. Un volontario della casa di riposo le fa ascoltare le note del "Lago dei Cigni" e lei riprende a danzare. Il video è diventato virale e ha ispirato anche alcuni illustratori. Lo abbiamo scelto per questa puntata di Hashtagart

Il corpo ricorda. Più della mente. Un danzatore lo sa. Lo prova nel momento in cui lascia le scene o smette di allenarsi con la stessa frequenza di un tempo. Ma poi, quando si ritrova a improvvisare un giro o un equilibrio così all’improvviso, “a freddo” come si dice in gergo, magari mentre insegna a giovani allievi, quel passo riesce perfettamente. Le sue braccia e le sue gambe hanno memoria di tutto quello che è stato. Delle sbarre, degli esercizi in centro e, soprattutto, del palco. Un ricordo “corporeo” che può essere talmente forte da superare anche limiti fisici imposti dall’età o da una malattia.

Così, sono bastate poche note del Lago dei Cigni di Tchaikovsky per risvegliare nelle braccia di Marta C. González, affetta dall’Alzheimer, quei battiti di “ali” che caratterizzano la celebre coreografia di Petipa.
Il video, postato dall’ente benefico Musica Para Despertar a un anno dalla scomparsa della danzatrice che è stata prima ballerina del New York City Ballet negli anni ‘60, ha commosso la rete e ha ispirato alcuni illustratori che hanno voluto dedicare un'immagine ricordo a Marta González. Lo abbiamo scelto per questo appuntamento di Hashtagart, la rubrica che cerca di raccontare l'altra scena dell'arte, quella che si manifesta online.   

La forza dell'arte

 

Il filmato, registrato nella residenza per anziani Muro de Alcoy di Valencia, ritrae la donna negli ultimi mesi di vita seduta su una sedia a rotelle mentre un volontario della casa di cura le fa ascoltare da un cellulare la musica del Lago Dei Cigni. Lei gli chiede subito di alzare il volume. Poi, indossate le cuffie, ritrova la magia del teatro. Le braccia riprendono a muoversi seguendo gli impulsi e gli accenti previsti proprio dalla coreografia. La commozione è immediata. Ricorda tutto e sul volto riaffiora l’espressività e l’intensità di un tempo.

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Il video, che è stato montato alternandolo a immagini di una danzatrice che interpreta “La morte del cigno”, si chiude con una sua foto di scena. “Il potere della musica è incommensurabile” si legge nel post dell’associazione Musica Para Despertar che utilizza proprio la musica per aiutare i malati di Alzheimer a far riaffiorare i ricordi.

“Mi emoziona” confessa alla fine del suo Lago. “Tu ci hai fatto emozionare Marta” le dice l’infermiere che le stringe la mano. “Bisogna sollevarsi sulle punte” risponde.

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