Piero Chiambretti compie 64 anni: la sua carriera dagli esordi in radio al successo in tv

Spettacolo

Nato ad Aosta il 30 maggio del 1956, ha iniziato come disc jockey, lavorando anche in alcune emittenti radiofoniche torinesi. Lo scorso marzo è stato colpito da un grave lutto, avendo perso la madre a causa del Covid19. Anche il conduttore era stato ricoverato, ma è riuscito a vincere la malattia

Il 30 maggio compie 64 anni Piero Chiambretti. Il popolare conduttore televisivo italiano è nato ad Aosta nel 1956 ed ha iniziato la sua carriera nel mondo dello spettacolo lavorando come disc jockey e collaborando con alcune emittenti radiofoniche torinesi. Lo scorso marzo è stato colpito da un grave lutto: la madre Felicita si è spenta all’età di 84 anni a causa del Covid19 (GLI AGGIORNAMENTI - LO SPECIALE - "IO RESTO A CASA"). Anche il conduttore era stato ricoverato perché colpito dal Coronavirus, ma è guarito lascandosi alle spalle la malattia.

L'esordio del mondo dello spettacolo

È il 1976 quando Chiambretti, appena ventenne, comincia a lavorare nelle discoteche e presso alcune emittenti radiofoniche torinesi. A partire dai primi anni Ottanta è impegnato anche come animatore turistico, dimostrando di avere del potenziale nelle vesti di intrattenitore, grazie anche ad uno spiccato senso dell’umorismo. Già dai primi anni di carriera nel mondo dello spettacolo, Chiambretti vanta alcune apparizioni in televisione, come in occasione del programma del 1977 “Non siamo gazzose”, di cui è conduttore. Lo stile della trasmissione è già a grandi linee quello che caratterizzerà il proseguo della sua carriera e che lo renderà uno dei personaggi più celebri della televisione italiana. Gli anni Ottanta sono anche quelli delle sue prime apparizioni in Rai. Tra l’esordio del 1983 con “Forte fortissimo TV Top” e “Il sabato dello Zecchino” del 1985, c’è la parentesi su Rete 4 dove appare nella trasmissione “Quo vadiz?” del 1984.

Gli anni in rai

Gli anni Novanta sono per Chiambretti un trampolino di lancio che diventerà consacrazione definitiva con l'alba del nuovo secolo. Il conduttore continua a lavorare in Rai in diversi programmi e varietà. Conduce pure in questi anni diverse edizioni del Concerto del primo maggio, per poi toccare le corde a lui più congeniali verso la fine degli anni Novanta con trasmissioni come "Orgoglio Coatto", condotta con Carlo Verdone e "Fenomeni", nel 1999. Gli anni Duemila, invece, si apriranno con “Chiambretti c’è”, programma divenuto cult di Raidue, andato in onda nelle stagioni 2001-2002 e 2002-2003.

la consacrazione

Con la fine di questa trasmissione, si chiude momentaneamente l’esperienza con la televisione nazionale di Chiambretti che, proprio nel 2003, passa a La7, dove si consacra con lo show in seconda serata dal titolo "Markette". Ai Giochi invernali di Torino del 2006 fa gli onori di casa conducendo lo spettacolo introduttivo della cerimonia di apertura. Mentre nel 2007 torna in Rai per condurre il Dopofestival su indicazione di Pippo Baudo.

Nel 2008 passa a Mediaset dove conduce il "Chiambretti Night" e il "Chiambretti Muzik Show" dal 2011. Il programma cambia format diverse volte prima di essere messo definitivamente in soffitta nel 2012. Nel 2013 Chiambretti torna alla ribalta alla conduzione di “Striscia la Notizia” accanto a Michelle Hunziker. Quindi conduce nel 2014 "Chiambretti Supermarket", "Grand Hotel Chiambretti" nel 2015 e, infine, "#CR4 – La Repubblica delle Donne", dal 2018 al 2020.

Vita privata e curiosità

Chiambretti ha avuto una relazione di sette anni con la conduttrice e giornalista italiana Ingrid Muccitelli. I due si sono lasciati nell’aprile del 2009. È stato fidanzato poi con Federica Laviosa dalla quale ha avuto una figlia, Margherita, nel maggio del 2011. Anche questa relazione si è conclusa, però, nel 2016. Grande tifoso del Torino sin da piccolo, nel 1982 partecipò ad un provino della Rai esibendosi in mutande e fu preso. Chiambretti è alto un metro e 63 circa e sin dai primi passi nel mondo dello spettacolo, per sua stessa ammissione, capì che la sua statura sarebbe potuta diventare un punto di forza.

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