Rula Jebreal ha emozionato il pubblico della 70° edizione del Festival di Sanremo con un toccante monologo contro la violenza sulle donne. Scopriamo insieme la vita della giornalista, scrittrice e attivista.
Rula Jebreal è stata la grande protagonista della prima serata della 70° edizione del Festival di Sanremo (qui potete trovare tutte le foto più belle del red carpet dei ventiquattro artisti in gara).
La giornalista, scrittrice e attivista ha emozionato il pubblico della kermesse musicale portando un messaggio forte, potente e necessario nelle case di milioni di italiani. Scopriamo insieme la sua storia.
Rula Jebreal: la sua vita
Rula Jebreal nasce il 24 aprile 1973 nella città di Haifa, Israele. L’infanzia della ragazza è segnata da difficoltà, dolore e sofferenze che la porteranno a essere la donne forte che conosciamo oggi.
Molti dei primi anni di vita di Rula Jebreal passono all’interno di un orfanotrofio, in seguito al suicidio di sua madre per gli abusi subiti. All’inizio degli anni ’90 la giornalista ottiene una borsa di studio dal governo italiano per laurearsi all’Università di Bologna.
Negli anni successivi Rula Jebreal inizia numerose e importanti collaborazioni con alcuni dei media più popolari del Bel paese occupandosi principalmente di politica e affari esteri.
Nei primi anni del terzo millennio la giornalista affianca la televisione alla sua carriera da giornalista e scrittrice conducendo e prendendo parte a programmi di informazione che attirano l’attenzione di milioni di persone.
Parallelamente Rula Jebreal si dedica anche ad attività come attivista e al cinema lavorando al film “Miral”, tratto dal suo romanzo “La strada dei fiori di Miral” e presentato alla 67° edizione della Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia.
Rulla Jebreal al Festival di Sanremo
Rula Jebreal (qui potete trovare le sue foto più belle) ha presenziato alla prima serata del Festival di Sanremo portando sul palco un bellissimo e fortissimo monologo contro la violenza sulle donne.
Le parole della giornalista sono state accolte da un forte applauso e grande commozione, compresa quella di sua figlia