È morto il regista Antonello Falqui, padre del varietà. Aveva 94 anni

Spettacolo

Autore di numerosi programmi televisivi che hanno lanciato noti personaggi del mondo dello spettacolo, come Mina e Walter Chairi. I funerali si svolgeranno lunedì prossimo a Roma

Lutto nel mondo della televisione: è morto a 94 anni il celebre regista Antonello Falqui. Ad annunciarlo è un post sul suo profilo Facebook: "Sono partito per un lungo viaggio", queste le parole pubblicate. In Rai dal 1952, Falqui aveva firmato numerosi programmi che hanno fatto la storia della tv e del costume italiano, soprattutto varietà come 'Il musichiere' e 'Milleluci'. I funerali si svolgeranno lunedì 18 novembre nella chiesa di San Eugenio a Roma.

Il cordoglio del mondo dello spettacolo 

Falqui era considerato "il padre del varietà" autore, tra l'altro, di 'Studio Uno' e 'Canzonissima', simboli di un'epoca e fucine di talenti da Mina a Walter Chiari, da Paolo Panelli a Bice Valori, da Franca Valeri alle gemelle Kessler. Messaggi di cordoglio hanno invaso la rete, da Fiorello ad Alessandro Gassmann e molto affetto dimostrato anche dalla gente comune. Per la Rai Falqui aveva cominciato a lavorare dal 1952, pioniere di un mondo allora ancora tutto da inventare, firmando programmi che hanno segnato un’epoca.

Pioniere della tv

Nato a Roma il 6 novembre 1925, figlio del critico e scrittore Enrico Falqui, si iscrive alla Facoltà di Giurisprudenza, che lascia prima della laurea affascinato dal mondo del cinema. Dal 1947 al 1949 frequenta il corso di regia del Centro Sperimentale di Cinematografia. Nel 1950 è aiuto regista nell’unico film dello scrittore Curzio Malaparte, «Cristo proibito», girato nel 1950, prima di molte altre esperienze in quel ruolo. Nel 1952 approda alla Rai, lavorando inizialmente nella sede di Milano. Vive in prima persona e contribuisce a plasmare le prime trasmissioni televisive in fase sperimentale: le prime trasmissioni saranno inaugurate il 3 gennaio 1954.

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