
La creazione del coreografo siciliano Roberto Zappalà, liberamente ispirata all’omonima novella, è in scena al Regio fino al 22 giugno. Sul palco undici interpreti maschili su partitura musicale di Alfredo Casella, suonata dal vivo da orchestra e tenore. GALLERY

Roberto Zappalà porta in scena fino al 22 giugno, in prima assoluta sul palcoscenico del Teatro Regio di Torino, "La Giara", creazione in un atto unico liberamente ispirata all’omonima novella di Luigi Pirandello
- “Corpo a corpo”, da Caino e Abele all’odio di oggi. Tra danza e boxe
Lo spettacolo vede protagonisti undici interpreti maschili, su partitura musicale di Alfredo Casella, suonata dal vivo da orchestra e tenore del Teatro Regio di Torino
In scena al Teatro Regio di Torino
Lo spettacolo è parte di una serata a due titoli. Viene eseguito infatti insieme alla "Cavalleria Rusticana" per la regia di Gabriele Lavia. "La Giara" è una produzione di Scenario Pubblico CZD – Centro Nazionale di Produzione della Danza in collaborazione con il Teatro Regio di Torino
“Corpo a corpo”, da Caino e Abele all’odio di oggi. Tra danza e boxe
“Il mio secondo viaggio insieme a Pirandello. 25 anni fa ho affrontato per la prima volta un lavoro su Pirandello. Il titolo Il berretto a sonagli - La filosofia. E anche oggi con La Giara ho avuto l’occasione di elaborare una visione personale delle vicende e dei temi cari allo scrittore agrigentino: il territorio siciliano, le sue contraddizioni, i conflitti interpersonali" ha detto il coreografo siciliano Roberto Zappalà
La compagnia Zappalà
A partire da Pirandello Roberto Zappalà realizza un pezzo di danza dove le atmosfere e i temi vengono filtrati come sempre alla luce della propria sensibilità contemporanea
“Corpo a corpo”, da Caino e Abele all’odio di oggi. Tra danza e boxe
E aggiunge: "Perché la giara è un paradosso: al suo interno siamo tutti imprigionati ma al contempo è il luogo dove ci sentiamo protetti e al riparo; è “luogo” d’osservazione privilegiato. Forse solo dalla giara si può vedere veramente il mondo"