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Carnevale di Putignano, un carro con il bacio di Klimt (tra due uomini) contro l’omofobia

Spettacolo

Migliaia di like e condivisioni sui social per l’opera intitolata: "Chi è senza peccato scagli la prima mela". L’autore Deni Bianco a Sky Tg24: "Sorpresi dal successo. Volevamo dare voce ai diritti di una minoranza, due persone che si baciano non fanno male a nessuno"

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di Daniele Troilo

“Mentre assistiamo al ritorno dell’omofobia, il messaggio che vorremmo far passare è uno solo: due persone che si baciano non fanno male a nessuno”. La fa semplice Deni Bianco, maestro cartapestaio di Putignano, che quest’anno ha portato sulle strade del Carnevale più antico d’Europa un carro dal titolo inequivocabile: “Chi è senza peccato scagli la prima mela”. Sotto le foglie dell’albero della vita, due persone prima si abbracciano, poi piano piano si avvicinano, infine si baciano. È la rivisitazione del celebre “Bacio” di Klimt, realizzato ai primi del Novecento dal pittore austriaco e diventato uno dei baci più famosi della storia dell’arte. Solo che nel carro che Deni Bianco ha realizzato con la sua associazione “cArteinregola” a baciarsi non sono un uomo e una donna, come nel dipinto, bensì due uomini (LA FOTOGALLERY).

“Abbiamo dato voce ai diritti di una minoranza”

“Abbiamo pensato ai diritti dei gay, oggi una delle libertà più calpestate in assoluto, una delle tante assurdità della società contemporanea”, dice l’artista quarantenne putignanese, che fa i carri da quando di anni ne aveva 12. “Klimt pensava all’emancipazione della donna, noi abbiamo pensato di farlo tornare in auge dandogli un nuovo significato. Gli omofobi trovano sempre un microfono per urlare, noi abbiamo voluto dare voce ai diritti di una minoranza". "Certo - aggiunge Bianco - parlare di arte e di Carnevale è un po’ complicato. Ma se la prima è solo per pochi, il Carnevale, che invece è una festa popolare, può raggiungere più persone”.

Tanti like e condivisioni sui social

L’opera, che ha esordito insieme agli altri 6 carri in concorso domenica scorsa (le prossime sfilate saranno il 24 febbraio e il 3 e 5 marzo), è stata accolta da un tripudio di commenti sui social. Sia la pagina Facebook dell’associazione che quella personale di Deni Bianco sono state invase dai messaggi. “Il carro ha proprio spaccato - spiega lui con la giusta dose di orgoglio - Sui social ha avuto un’eco eccezionale, indescrivibile. Sinceramente non ce l’aspettavamo, anzi all’inizio eravamo un po’ scettici sull’accoglienza che avrebbe potuto ricevere. Invece è stato un trionfo, è stato molto bello”.

La “morte” dei carri

In Rete c’è anche chi si dispera per il destino a cui vanno incontro i carri alla fine di ogni edizione del Carnevale. “I carri vengono distrutti come ogni anno a settembre - spiega Bianco - Io sono l’autore dell’opera, ovvio che mi dispiace, ma sono abituato”. C’è chi chiede un museo, uno spazio per conservare questi capolavori. “Più dell’hangar enorme, ci vorrebbe una politica con una visione più grande”, è il suo parere.