Al via il 17 febbraio il Carnevale di Putignano, il più lungo e longevo d’Europa

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Arrivato alla sua 625esima edizione, quest’anno ha come tema “Satira è libertà”. I Giganti di Cartapesta che caratterizzano l’evento della cittadina pugliese sfileranno fino al 5 marzo, martedì grasso, giorno in cui è previsto il Funerale del Carnevale

È il più lungo e longevo Carnevale d’Europa e quest’anno arriva alla sua 625esima edizione: si terrà dal 17 febbraio fino al 5 marzo prossimi il Carnevale di Putignano, in provincia di Bari. I famosi Giganti di Cartapesta che caratterizzano l’evento, creati dalle sapienti mani dei sette maestri cartapestai, sfileranno per Corso Umberto I il 17 e 24 febbraio e poi il 3 e 5 marzo, martedì grasso, giorno in cui è previsto il Funerale del Carnevale. "Il Carnevale deve essere un'esperienza a 360 gradi”, ha evidenziato il sindaco. Tema di quest’anno: “Satira è libertà”.

Regione Puglia: “Straordinario strumento di promozione del territorio”

"Questo è il nostro Carnevale più robusto tra quelli pugliesi - ha affermato Loredana Capone, assessore regionale all'Industria Turistica e Culturale - ne siamo orgogliosi e sappiamo che è uno straordinario strumento di promozione del territorio, non solo di Putignano, ma di tutta la Puglia. Il tema di quest'anno, 'Satira è liberta", è rilevante, così come è rilevante l'impegno dell'amministrazione comunale. Per noi intervenire in un periodo come quello invernale – aggiunge l’assessore – significa incrementare il lavoro sulla destagionalizzazione del turismo in cui siamo impegnati”.

La storia del Carnevale

Era il 1394 quando Putignano venne scelta come luogo di trasferimento delle reliquie di Santo Stefano Protomartire, fino a quel momento conservate nell’abbazia di Monopoli, per proteggerle dalle razzie che avvenivano lungo la costa. Leggenda vuole che i contadini di Putignano impegnati nell’innesto delle viti con la tecnica della propaggine, al passaggio della processione con le reliquie del Santo, abbandonarono campi e lavoro per accodarsi festanti al corteo, ballando, cantando e improvvisando versi satirici in vernacolo. Nacque così la Festa delle Propaggini. È solo con l'epoca fascista però che il carnevale contadino si trasformò in sfilata di carri allegorici in parata nel centro cittadino.

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