I Delitti del BarLume: Intervista a Corrado Guzzanti
SpettacoloIl poliedrico attore torna a vestire i panni del petulante Paolo Pasquali. Nelle nuove storie dei Delitti del BarLume (in onda martedì 25 dicembre e martedì primo gennaio), l'assicuratore dall'esilarante accento veneto questa volta viene addirittura accusato di omicidio
Secondo Eugene Ionesco: "l'umorismo è il sorriso dell'intelligenza". E Corrado Guzzanti è la testimonianza vivente che il drammaturgo e saggista rumeno aveva ragione. La partecipazione di Corrado a I Delitti del BarLume ha aumentato la vis comica di questa fiction, già molto divertente. E in queste nuove storie in cui il personaggio di Paolo Pasquali è molto più presente si ride parecchio. Basta sentire quell'improbabile accento veneto, quei discorsi assurdi e involuti, per capire che Guzzanti ha aggiunto un nuovo, straordinario personaggio alla galleria di icone comiche create in precedenza dal grande attore romano dal proteiforme talento
Cosa ti piace dei Delitti del Barlume, considerato che torna per la seconda volta a interpretare Paolo Pasquali?
La prima volta mi ha coinvolto il regista Roan Johnson. Io non sono particolarmente amante dei gialli all’italiana, ma i Delitti del Barlume è un prodotto talmente particolare e divertente che ho detto sì e mi sono divertito moltissimo a recitare la parte di questo strano assicuratore. In queste nuove storie il mio personaggio è molto più presente. Sono diventato parte integrante del cast
In queste nuove storie, come si è evoluto il tuo personaggio
Paolo Pasquali è chiaramente un intruso. Un assicuratore che è anche un po’ un truffatore. Un personaggio borderline. L’anno scorso cercava di dare una mano a risolvere le indagini, un aiuto, in verità, non molto apprezzato dal commissario Fusco. Conclusasi questa vicenda, invece, non si capisce bene perché sia rimasto a Pineta. Non direi per lavoro,visto che Pineta non è certo la Silicon Valley degli assicuratori. Non è chiaro se si è affezionato al luogo, o forse. come emerge da certi suoi discorsi, è in fuga da qualcuno o da qualcosa
Come è nata l’idea di interpretarlo con una cadenza veneta?
È nato per caso. Il regista mi ha dato piena liberà di inventare. Era chiaro che sarebbe stato utile che avesse una cadenza lontana dal toscano per far sentire il personaggio ancora di più un marziano. E dopo aver provato alcuni dialetti, è venuto fuori questo veneto, implausibile. Mi hanno sempre fatto divertire i romani che parlano veneto. Come Alberto Sordi nel film di Dino Risi Venezia, la luna e tu
C’è una scena in cui il tuo personaggio cucina un ottimo baccalà mantecato e dice che il segreto è metterci la patata perché ammorbidisce il sapore, perché il baccalà è come la vita, va ammorbidita. Sei d’accordo?
Premetto che sono un pessimo cuoco e non so cucinare quasi niente, quindi sulla preparazione de baccalà non mi pronuncio. Comunque come metafora è convincente. E poi la patata va bene su tutto
In queste nuove storie come è il rapporto con il commissario Fusco e con Beppe Battaglia?
Con la Fusco c’è chiaramente un rapporto conflittuale. Appena vede Pasquali, il commissario alza le sopracciglia e sbarra gli occhi. È infastidita dalla petulanza dell’assicuratore che si finge competente, ma che in realtà non capisce nulla. Di contro, la Fusci prova anche una certa tenerezza e a volte cerca pure di proteggerlo visto che in queste nuove storie Pasquali viene accusato di omicidio.
Con Beppe Battaglia, invece, formiamo la classica coppia di personaggi che non si saluterebbe neanche, ma che è costretta dagli eventi a lavorare insieme. La prima cosa che hanno in comune è che sono entrambi degli alieni, un veneto e un romano che si ritrovano in una cittadina della riviera toscana. La seconda è che entrambi pensano che l’altro sia un completo imbecille. Peraltro, è stato fantastico una gioia lavorare con Stefano Fresi. Ci siamo divertiti come matti
Se non avessi vestito i panni di Pasquali, c’è un altro personaggio dei Delitti Barlume che ti sarebbe piaciuto interpretare?
Mi piacciono tutti. Ma forse mi sarei divertito a interpretare uno dei “Bimbi. Sono davvero incredibili
Paolo Pasquali è un assicuratore. Una celebe battuta di Woody Allen recita “Ci sono cose nella vita peggiori della morte. Avete mai passato una serata con un agente delle assicurazioni? Che ne pensi?
Per fortuna non mi è ancora capitato.(lo dice ridendo N.d.R.) Ma sono certo che se dovessi passare una serata con Pasquali sarebbe un’esperienza durissima.
So che sei un grande appassionato di serie tv. Quali sono quelle che ti sono piaciute di più?
Ho amato molto Westworld. Ho trovato meravigliosa la prima stagione di True Detective e anche Fargo era una serie fantastica.