Se la coppia non basta più

Spettacolo

Denise Negri

E' la domanda più ricorrente, appena passato il Natale: "Cosa fai a Capodanno?". Ora diventa il titolo di un film tra scambi di coppia e sesso facile, per riflettere sui rapporti, la trasgressione e la solitudine

Ne avevamo parlato sotto l’afa di una giornata estiva a Riccione, ai primi di luglio. Si chiacchierava, sudando, di giacconi invernali, caminetti accesi e gomme termiche. Si parlava insomma di neve e freddo con Luca Argentero per raccontare “Cosa fai a Capodanno?”.

Un Capodanno decisamente insolito

Bene quel film arriva ora in sala, sperando magari anche di dare qualche consiglio sulla sera più famosa dell’anno. Premesso che spesso è la festa dove non vai quella che viene meglio, immagino sia capitato a tutti di porre o ricevere questa domanda. Nel film corale di Filippo Bologna la risposta è univoca: fare un bello scambio di coppie tra sconosciuti. Ci sono l’equivoco, il gioco delle parti, l’imbarazzo, il mistero, un po' di giallo, una velata sensualità ammiccante e poi c’è l’epilogo finale. Qua e là ci sono anche parolacce (che per me in qualsiasi genere di film sono sempre fuori luogo) e ci sono delle risate. Ilenia Pastorelli e Luca (Argentero appunto) entrano in uno chalet per svaligiarlo ma sul più bello suonano alla porta: da lì nulla andrà più secondo i loro piani. Alessandro Haber è un ex politico sulla sedia a rotelle, cinico e guardone, Vittoria Puccini è la sua giovane fidanzata triste e depressa, Isabella Ferrari accompagnata dal figlio cerca un quadro dipinto dal suo ex. Tutti credono o sperano di passare un capodanno tra sesso e divertimento. Tutti si ricorderanno che le apparenze ingannano. In quella classica struttura narrativa in cui parecchi estranei costretti in un luogo chiuso tirano fuori il peggio di sé, il film si snoda tra qualche colpo di scena e qualche riflessione su cosa significhi trasgredire. “Essere sé stessi” dice il regista, “essere liberi” continua Argentero, “non ho particolari esigenze di trasgressione” chiude Ilenia. Lei che ad ogni intervista ha tacchi sempre più alti (e troviamo sempre il modo di riderne insieme) è quella che interpreta il personaggio più sincero e più ruspante. Quello insomma che capisce subito i gusti degli invitati e che nel gioco dello scambio proprio non ci vuole entrare.

Cosa nascondiamo 

E’ in qualche modo un film quasi coraggioso questo, nel senso che parla di cose pruriginose che difficilmente il cinema italiano affronta e che mette sul tavolo sogni proibiti o fantasie che non sempre si ha il coraggio di esprimere. La "coppia" insomma, questa sconosciuta!. Di certo per i personaggi del film non vale il detto: "occhio non vede cuore non duole". Lì vogliono vedere tutti. Anche partecipare. 

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