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Il meglio della settimana della moda di Parigi 2018

Spettacolo

Maria Teresa Squillaci

La sfilata di Chanel a Parigi - Getty Images

Dallo show sulla spiaggia di Chanel, al ritorno in passerella di Cara Delevingne, ecco cosa è successo alla fashion week francese che chiude il calendario delle sfilate

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È di moda Parigi. “La couture è per noi ciò che le miniere d’oro del Perù sono per la Spagna”: disse  Jean Baptiste Colbert, ministro del Re Sole, celebrando l’importanza della moda francese già nel XVII secolo. Sempre qui poi nel ‘900 arrivarono i nuovi sarti che hanno cambiato radicalmente la moda: Dior con il new look, Chanel con la “petite robe noire”, Yves Saint Laurent con lo smoking da donna e il trench.

Dal 1973, anno in cui fu istituita, la moda a Parigi è però soprattutto la Paris fashion week. Dopo New York, Londra e Milano, in Francia si chiude il calendario delle “Big Four”, le quattro capitali mondiali dello stile. Anche quest’anno è stato il luogo per fare il bilancio sulle tendenze viste in quattro settimane di fashion show e il teatro di sfilate evento spettacolari. 

Chanel sfila in spiaggia

Tra queste c’è stata quella di Chanel che ha trasformato il Grand Palais in una spiaggia con tanto di mare e onde sulla battigia. Le modelle di Karl Lagerfeld si sono presentate senza scarpe, portando in mano le ciabatte e indossando abiti che riprendono la stampa degli ombrelloni o i colori dei gelati. Per la prossima estate le borse diventano di spugna e il nero torna protagonista sia per il giorno che per la sera.

Modelle sull’acqua da YSL

Anche le modelle di Yves Saint Laurent hanno camminato sull’acqua, ma questa volta all’ombra della Torre Eiffel. Le luci del monumento simbolo di Parigi si riflettevano nello specchio nero di una piscina a sfioro trasformata in passerella con ai lati dieci palme bianche che a ricordare il nord Africa e il Marocco, luoghi cari allo stilista fondatore della maison. I 95 abiti disegnati da Anthony Vaccarello sono infatti un omaggio a Saint Laurent e ripercorrono gli Anni ‘60, ‘70 e ‘80 in cui le parole d’ordine erano libertà per le donne e liberazione degli stilisti dalle convenzioni del gusto.

Il mondo di Valentino

Un ritorno al passato anche per Valentino che, pur essendo un marchio italiano, non sfila alla Settimana della moda di Milano ma a quella di Parigi. Il direttore creativo Pierpaolo Piccioli – dal giugno 2016 solo alla guida della maison dopo che Maria Grazia Chiuri è stata nominata a capo di Dior – non insegue la moda dello streetwear, cioè lo “stile della strada”, fatto di abiti larghi, comodi, e sneakers abbinate con tutto. Le modelle, tra cui la 53enne Kristen McMenamy, hanno sfilato a Place Vandome in un’atmosfera senza tempo tra oasi e palme, indossando abiti leggeri e fluenti, giganti cappelli di paglia, sandali e borsette piumate, cerchi dorati alle orecchie e trucco glitterato.

Ballerine tra i modelli di Dior

Dior invece ha fuso danza e moda in una sfilata studiata e portata in scena da Maria Grazia Chiuri insieme alla coreografa Sharon Eyal. Sulla passerella della Paris Fashion Week, modelle vestite di tutù ripensati in chiave urbana hanno sfilato tra le ballerine. Tante le star in prima fila, tra le quali Chiara Ferragni (che proprio a Dior si è affidata per il suo abito da sposa) Levante, Blake Lively ed Eva Herzigova.

Il ritorno di Cara Delevingne per Balmain

La sfilata di Balmain verrà ricordata soprattutto per il ritorno di Cara Delevingne (CHI E') che aveva detto addio alle passerelle l’anno scorso per dedicarsi a cinema e tv. La top model ha aperto il fashion show dove è arrivata in compagnia della sua nuova fidanzata, l’attrice di Pretty Little Liars, Ashley Benson.

La consacrazione di Jacquemus

Oltre alle sfilate evento dei grandi stilisti, la fashion week di Parigi 2018 è stata il luogo della consacrazione di Jacquemus, definito “l'enfant prodige della moda francese”. Il designer 28enne notato qualche anno fa da Rei Kawakubo, che ha fatto del minimalismo il suo tratto distintivo perché le difficoltà economiche lo portavano a ridurre al minimo la scelta dei materiali (realizzò la prima gonna a vita alta, senza bottoni, ma con una zip laterale e senza le tasche, perché tasche e bottoni costavano troppo) è oggi uno degli stilisti emergenti più promettenti del suo Paese. Il suo stile rielabora in chiave moderna i classici dell’estetica francese come righe, chemisier e blazer ma la collezione per la Primavera/Estate 2019 è un omaggio all’Italia degli Anni ’80 ed è stata presentata ai giardini dell’Ambasciata italiana a Parigi tra abiti sfrangiati, maxi camicie copricostume, giacche sartoriali da portare come abiti, e mini bag di coccodrillo.

Prossimo appuntamento con le settimane della moda a febbraio 2019 con le collezioni autunno/inverno 2019-2020

 

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