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La pop art di Andy Warhol in mostra a Roma

Spettacolo

Costanza Ruggeri

Apre al Complesso del Vittoriano un’esposizione dedicata all’artista di Pittsburgh. Realizzata per il 90esimo anniversario della nascita di Warhol la mostra, attraverso 170 opere, racconta l’evoluzione artistica di uno degli uomini più influenti del XX secolo

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Ci sono Liz Taylor, Marylin Monroe e Mao Tse Tung. Ci sono i jeans della copertina di Sticky Fingers dei Rolling Stones e quella con la banana di The Velvet Underground & Nico. E poi gli Italian Portraits di Valentino e Giorgio Armani e i celeberrimi barattoli della zuppa Campbell’s.
170 opere che ripercorrono la storia artistica di uno degli uomini più influenti del secolo scorso. La Capitale rende omaggio al genio di Andy Warhol con un’esposizione ospitata nell’ala Brasini del Vittoriano.

Andy Warhol, centro catalizzatore della cultura newyorchese

Ultimo dei 4 figli di una coppia di emigranti slovacchi, Warhol fu per anni il centro catalizzatore della cultura newyorchese. Frequentava i locali più ambiti, si faceva fotografare con le star del cinema e della musica. I ritratti di alcuni di loro spiccano sulle pareti del Vittoriano, così come le polaroid, punto di partenza per la realizzazione dei ritratti serigrafici e dei celeberrimi self portrait.

‘Influencer’ ante litteram

Un artista che diceva di non volersi occupare di politica ma che condizionava le masse, che sosteneva di non ricercare alcun messaggio impegnato nelle sue opere ma che, di fatto, ha denunciato consumismo e facile popolarità. Un “influencer” ante litteram, capace di cambiare i paradigmi della pubblicità, della moda, della musica e del cinema della seconda metà del Novecento.