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Festival di Venezia 2018 LIVE: Tutti i Vincitori

Il regista messicano ha trionfato con una pellicola che segue le vicende di una famiglia a Città del Messico negli anni Settanta. Coppe Volpi a Willem Dafoe per At Eternity's Gate e a Olivia Colman per La favorita (The Favourite)

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Venice Virtual Reality presieduta da Susanne Bier assegna i premi a

 
 
Miglior Film VR: Spheres di Eliza McNitt
Migliore Esperienza VR (per contenuto interattivo): Buddy VR di Chuck Chae
Migliore Storia VR (per contenuto lineare): L’Ile de Morts di Benjamin Nuel
- di Redazione Sky Cinema

Cominciano le premiazioni
 

Premio Venezia Classici per il Miglior Film Restaurato:  a La Notte di San Lorenzo di Paolo e Vittorio Taviani
Premio Venezia Classici per il Miglior Documentario Sul Cinema: The Great Buster – a Celebration di Peter Bogdanovich
- di Redazione Sky Cinema

Venezia 2018: i pronostici dell’ultima ora

 
'Roma' di Alfonso Cuaron "e' scontato" come Leone d'Oro della 75esima Mostra del Cinema di Venezia. In attesa della premiazione di questa sera, il pubblico che in questi giorni ha affollato le proiezioni al Lido dà la sua indicazione del vincitore ed è una preferenza netta quella che indica nel film del regista messicano il trionfatore. Più aperta invece la situazione per gli altri premi con possibilità per l'italiano Luca Guadagnino di vincere come miglior regista con 'Suspiria'. A contendergli il Leone sono Yorgos Lalanthimos con 'The Favourite' o l'unica regista donna in competizione, Jennifer Kent con 'The Nightingale'. Per i migliori attori il pubblico non ha dubbi per il vincitore degli uomini puntando decisamente su Wilem Dafoe, magnifico Van Gogh in 'At Eternity's Gate' di Julian Scnabel. Per le donne il pubblico non ha un favorito: la sfida è aperta tra Aisling Franciosi di 'The Nightingale', Olivia Colman di 'The Favourite' o Natalie Portman di 'Vox Lux' di Brady Corbet.
- di Redazione Sky Cinema

Michele Riondino arriva sul red carpet della cerimonia di chiusura 

 

Getty Images
 
- di Redazione Sky Cinema

Carolina Crescentini arriva sul red carpet della cerimonia di chiusura 

 

Getty Images
 
- di Redazione Sky Cinema

Driven di Nick Hamm chiude la Mostra del Cinema di Venezia
 

 

Chi non sia appassionato di auto conosce il nome DeLorean principalmente per la vettura con le portiere ad ala di gabbiano su cui viaggiano i protagonisti della saga di Ritorno al futuro. L'ascesa ma soprattutto la caduta di John DeLorean, brillante progettista di macchine e creatore di una propria casa automobilistica, che finì coinvolto in un traffico di droga a inizio anni '80 (ufficialmente assolto tra molte ombre), sono raccontate in prospettiva di commedia nera da Driven di Nick Hamm, che chiude la Mostra del Cinema di Venezia fuori concorso, con auto sul red carpet. Protagonisti Lee Pace nei panni di DeLorean, e Jason Sudeikis in quelli di Jim Hoffman, ex pilota contrabbandiere di droga diventato informatore dell'Fbi, vicino di casa e amico del progettista, che orchestro' la 'trappola'.

"Ho fatto molte ricerche su DeLorean (morto nel 2005, dopo anni in cui inutilmente aveva provato a rimettere in piedi la sua azienda) - spiega Lee Pace -. Era un uomo pubblico, corrispondeva a quell'immagine di successo (con tanto di mento reso piu' prominente con la chirurgia plastica) che agli americani piace tantissimo. Nel film lo vediamo quando si toglie la maschera, nella vita privata. E' un simbolo del mito e dell'illusione del sogno americano. Creava auto che gli americani sognavano di avere".

 Hamm, già alla Mostra due anni fa con Il viaggio - The Journey sull'accordo di pace in Irlanda del Nord, racconta la vicenda di DeLorean dalla prospettiva del cialtrone, gran parlatore e bugiardo seriale Hoffman che, pur di non finire in prigione, accetta di fare da 'spia' per l'Fbi, in modo da incastrare il trafficante con cui e' in affari. Gli capita pero' di fare amicizia con il nuovo famoso vicino di casa, John DeLorean, fascino e dimora da divo di Hollywood, ego smisurato, grande talento ma anche abile venditore di fumo. Dopo essere stato la 'stella' della General Motors, sta tentando di lanciare la propria la propria casa automobilistica con cui vuole produrre un'auto all'avanguardia, la DeLorean DMC - 12 (il design era dell'italiano Giorgetto Giugiaro). Ha pochi liquidi e apre la fabbrica in Irlanda del Nord ("Assumeva sia cattolici che protestanti" ricorda il nordirlandese Hamm). I primi modelli sono un fallimento e i debiti aumentano. Così l'imprenditore, chiede a Hoffman di incontrare il suo 'contatto' trafficante di droga...

"Di Hoffman sapete quello che so io, c’è solo una foto sfuocata. Ho lavorato attraverso l'empatia, mi sono messo a pensare alla motivazione per cui abbia tradito un amico - spiega Sudeikis -. Sono due personaggi che amano rompere le regole, e' una classica storia americana".

Durante le riprese l'anno scorso a Puerto Rico l'isola e' stata colpita dall'uragano Maria che ha causato 34 morti e ha distrutto le abitazioni di almeno 11 mila persone: "Sapevamo che l'uragano sarebbe arrivato e non c'eravamo durante il disastro (raccontato anche dal documentario di backstage, che potrebbe dare il via a una serie ndr) - dice Hamm -. Nonostante la distruzione sull'isola e la paura che avevamo, quando i collaboratori locali ci hanno detto che erano pronti a riprendere il film, abbiamo deciso tutti di tornare per portare lavoro e abbiamo distribuito aiuti e derrate alimentari". (ANSA).

- di Redazione Sky Cinema

Capri - Revolution fa incetta di premi collaterali

 

Alla Mostra del Cinema di Venezia 'Capri -  Revolution' di Mario Martone, che sarà nelle sale dal 13 dicembre, fa incetta di premi collaterali, a partire dal Premio Francesco Passetti  al miglior film assegnatogli perché ""con sorprendente attualità  riesce a parlare del passato indagando sulle contraddizioni e sui  grandi temi del presente. La 'Rivoluzione caprese" di Mario Martone conferma - si legge nelle motivazioni del premio - il talento e lo  stile unico di un autore importante e la sua capacità unica di  raccontare, attraverso una Storia che riesce, come sempre nelle sue  mani, ad appassionare anche i più giovani, i cambiamenti del mondo e  della società".

 Il film riceve anche il Premio Carlo Lizzani, con la seguente motivazione: "In Capri-Revolution, 'Storia' e 'storia' si incontrano ancora. L'universale e il particolare creano una dimensione straordinaria, dove cinema, teatro e danza si intrecciano nel racconto di una rivoluzione culturale che non trova pace se non nella ricerca, nella curiosità e nella scoperta del cambiamento"

Un premio per la miglior colonna sonora è stato assegnato dal  Soundtrack stars award alle musiche di Sascha Ring e Philipp Thimm per "la capacità di trasferire l'esperienza sperimentale nel campo  dell'elettronica nel recupero, in chiave acustica, della musica e  degli strumenti della tradizione mediterranea".

Al film e al suo autore anche il Premio Arca Cinema Giovani per "aver scelto di raccontare una storia originale e coraggiosa che risulta al contempo attuale e universale per i temi trattati: scienza, fede, arte, cultura e natura dialogano nel film attraverso le parole e le scelte dei personaggi interrogando lo spettatore su cosa sia il vero progresso per l'uomo. Perché è un'opera che invita i giovani attraverso la riflessione e la comprensione di sé stessi ad attuare una rivoluzione personale."
Assegnato poi al regista il Premio Siae per "...sottolineare ancora una volta la complessa sensibilità di Mario Martone, regista e organizzatore culturale, uomo di teatro, di cinema e di musica che ha sempre saputo connotare con una cifra originale e personale la sua arte, mettendo insieme in maniera incisiva la grande tradizione napoletana da cui proviene con una visione della cultura e dell’arte di profilo internazionale e inclusivo".
 
 A 'Capri - Revolution' anche il Premio Sfera 1932, assegnato "al film che ha saputo comunicare con maggior forza evocativa la necessità di progettare il nostro futuro in modo sostenibile, rappresentando la  necessità di orientare ogni scelta di sviluppo verso l'innalzamento  della qualità della vita delle persone."
- di Redazione Sky Cinema

Il programma di sabato 8 settembre

 
 
Sabato alle 19 si terrà in Sala Grande la cerimonia di premiazione della 75/a edizione della Mostra del Cinema di Venezia. A seguire verrà proposto il film di chiusura, DRIVEN di Nick Hamm, che racconta la fulminea ascesa di John DeLorean, e della sua iconica DeLorean Motor Company, attraverso la sua amicizia con l'ex detenuto, diventato informatore dell'FBI, Jim Hoffman.
 
A chiudere invece le Giornate degli Autori è la commedia nera Emma PEETERS di Nicole Palo. In serata nelle varie sale del Lido verranno riproposti molti dei film vincitori.
 
Ecco gli appuntamenti principali di sabato: CERIMONIA DI PREMIAZIONE DELLA 75/A MOSTRA iNTERNAZIONALE D'ARTE CINEMATOGRAFICA (Sala Grande alle 19).
 
A seguire DRIVEN di Nick Hamm (Fuori concorso - Film di chiusura) con Jason Sudeikis, Lee Pace, Corey Stoll.
 
Jim Hoffman, ex trafficante di droga diventato informatore dell'FBI stringe amicizia con il vicino di casa, il progettista di auto John DeLorean. Jim si ritrova nella sua cerchia di pochi eletti in occasione del lancio di un modello che promette di rivoluzionare l'industria automobilistica.
 
EMMA PEETERS di Nicole Palo (Giornate degli Autori - Film di chiusura fuori concorso) con Monia Chokri, Fabrice Adde, Stéphanie Crayencour (Sala Perla alle 11.45). Emma Peeters compirà trentacinque anni e non ha ancora combinato niente. Dopo un periodo difficile a Parigi nel tentativo di diventare un'attrice, improvvisamente è stuzzicata da un'idea: suicidarsi tra una settimana, nel giorno del suo compleanno. È così che Emma incontra Alex Bodart, un eccentrico impiegato delle pompe funebri che la aiuterà nella sua impresa sconsiderata.
- di Redazione Sky Cinema