Morto a 90 anni Steve Ditko, creò Spider Man e Doctor Strange

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(Getty Images)
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Figura storica del mondo del fumetto è stato il padre di numerosi supereroi Marvel e DC. Dai suoi disegni ha avuto origine il mito di Peter Parker

Si è spento all'età di 90 anni, il fumettista Steve Ditko. Dalla sua matita nacque il mito senza tempo di Spider Man. Secondo quanto riferito dalla polizia di New York all'agenzia di stampa Dpa, l'uomo è stato trovato senza vita nel suo appartamento di Manhattan da un addetto alla manutenzione.

Padre di Spider Man e Doctor Strange

Dal suo sodalizio con Stan Lee ha avuto origine Spider Man. Lee si occupava delle sceneggiature, mentre a Ditko spettava la parte grafica: porta ad esempio la sua firma l'iconico costume rosso e blu che ancora oggi caratterizza l'alter ego di Peter Parker. L'esordio dell'Uomo Ragno avvenne nel 1961, all'interno del quindicesimo volume di Amazing Fantasy, ma il successo del personaggio fu tale da convincere la Marvel a creare uno spin off a lui interamente dedicato. Ditko ne disegnò le avventure fino al 1966, sono infatti suoi i primi 38 volumi di Amazing Spider-Man (cui vanno aggiunti due annual). Ma il suo contributo fu fondamentale anche per la creazione di altri personaggi iconici della serie: dal Dottor Octopus a Green Goblin, da Lizard all'Uomo Sabbia. Tra le sue creature anche Doctor Strange, ideato nel 1963, poco prima dell'abbandono alla Marvel e il passaggio ai rivali della DC, consumatosi per alcuni contrasti con Stan Lee.

Una vita dedicata ai fumetti

Nato a Johnstown (Pennsylvania) il 2 novembre 1927, Ditko ha frequentato la Cartoonists and Illustrators School e fin dal 1953 ha collaborato con varie case editrici disegnando storie avventurose e dell'orrore. Nel 1956 l'arrivo alla Atlas, futura Marvel, dove rimarrà sino al 1966. In seguito ha collaborato con la DC Comics dando vita alle serie "The Hawk and the Dove" e a "The Creeper". Nel 1979 ritorna alla Marvel e succede a Jack Kirby nella realizzazione di Machine Man; proprio in questo periodo dà vita a Captain Universe con Bill Mantlo e firma alcuni episodi di Rom e di Speedball. La sua collaborazione dura fino agli anni '90 come freelance, poi il ritiro dalle scene, senza però mai abbandonare del tutto la matita. Come riporta Hollywood Reporter, il fumettista ha mantenuto uno studio a Manhattan sino alla fine della sua vita, continuando a scrivere, disegnare, inventare.

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