
Successo a Milano per la prima tappa del nuovo tour di Beyoncé e Jay-Z: 50 mila persone cantano le hit della coppia, tra amore e impegno politico
Dicono sia il tour della riconciliazione. O dell’amore ritrovato. Loro, però, lo definiscono “dell’amore vero”. Perché, come spesso compare sui maxischermi, quasi hollywoodiani, del loro concerto, This is real life. Insomma: l’amore – vero - è il filo conduttore del secondo tour, insieme, di Beyoncé e Jay-Z. Che sia corrisposto, in pausa, temporaneamente per un’altra persona, litigioso (i riferimenti ai tradimenti – e pure agli effetti di questi - ci sono, eccome). Ma di quello si parla. Ne cantano le due star. Ma soprattutto si vede.
Beyoncé e Jay-Z perfetti “partner in crime” della musica contemporanea
L’affinità tra i Carters è ufficialmente tornata. E non solo artisticamente. La si può sentire e vedere attraverso le loro canzoni. E tra gli sguardi che si lanciano durante lo show, di circa due ore, davanti a 50 mila persone che, nonostante la pioggia e circa mezz’ora di ritardo, non si fermano nemmeno un attimo. Perché Queen Bey le fa ballare, cantare, venire la pelle d’oca con i suoi acuti pazzeschi, mentre il marito-complice si scatena e dà dimostrazione di saper rendere partecipe il pubblico con il suo rap. Anche quando salta la musica e deve riprendere la canzone. Ma i presenti non si scompongono e cantano come se nulla fosse successo.
Musica e politica, il connubio perfetto della Golden couple della musica internazionale
Una complicità musicale, alla Bonnie & Clyde, proprio come una delle prime canzoni portate sul palco. O meglio: sui numerosi palchi che vedono prendere la scena lei, lui, lei e lui insieme. E i loro cambi d’abito, molti e di certo “visibili”. Perché Beyoncé è una diva contemporanea, icona di voce e di stile, in grado di prendersi la scena in un attimo, trasformando il marito.
E sa che in uno spettacolo come questo, insieme a Jay-Z, può mandare anche messaggi politici. Che, per la prima volta, tra tante stelle della musica coinvolte in gesti di questo genere, non toccano Trump. Ma danno ampio spazio al Black Power (con la proiezione sui megaschermi di foto e video di figure-chiave dell’orgoglio nero, di cantanti e attivisti) e al ruolo della donna. Beyoncé canta Run the World (Girls) e dietro di lei compaiono messaggi femministi che incitano le donne a lottare e diventare great per se stesse e non per rendere felici gli uomini.
Il gran finale sulle note dell’amore
L’ultima parte del concerto, che vede la coppia mano nella mano, viene scandito dal fil rouge, ovviamente, dell’amore: un medley tra Young Forever e Perfect(canzone di Ed Sheeran, con cui la signora Carter ha duettato), reso perfetto da un perfetto mix di immagini della vita privata della famiglia, della primogenita Blue Ivy e dei gemelli Rumi e Sir. L’amore c’è. Sempre e comunque. E ricordiamoci sempre che, anche se sembra uno show hollywoodiano, “This is real life”. Parola di Beyoncé e Jay-Z. Che, dopo San Siro, saranno allo Stadio Olimpico di Roma domenica 8 luglio.
Scaletta “On the run II”
Holy Grail
Part II (On the Run)
’03 Bonnie & Clyde
Drunk in Love
Clique
Diva
On to the Next One
Fuckwithmeyouknowigotit
Flawless
Feeling Myself
Top Off
Naughty Girl
Big Pimpin’
Run This Town
Baby Boy
You Don’t Love Me (No, No, No)
Bam
Hold Up / Countdown
Sorry / Me, Myself & I
99 Problems
Ring the Alarm
Don’t Hurt Yourself
I Care
4:44
No Church in the Wild
Song Cry / MaNyfaCedGod
Resentment
Family Feud
Upgrade U
Niggas in Paris
Beach Is Better
Formation
Run the World (Girls)
Public Service Announcement
The Story of O.J.
Déjà Vu
Show Me What You Got
Crazy in Love
Freedom
U Don’t Know
Perfect
Young Forever