Morto il francese Claude Lanzmann, regista di "Shoah"
SpettacoloScomparso a Parigi all'età di 92 anni, è stato l'autore del film-documentario di 10 ore sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale e strenuo difensore della causa di Israele
Claude Lanzmann, giornalista e regista francese, è morto a Parigi all'età di 92 anni. A dare l'annuncio è stato il suo editore, Gallimard. Autore del film sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra mondiale "Shoah", è stato strenuo difensore della causa di Israele e amico di Jean-Paul Sartre.
La Resistenza e l'amicizia con Sartre
Lanzmann nacque a Parigi il 27 novembre del 1925 da genitori ebrei originari dell'Europa dell'est. Partecipò alla Resistenza francese a 17 anni, durante gli anni del liceo, nel corso della Seconda guerra mondiale. Per il suo contributo alla lotta partigiana contro l'occupazione nazista gli fu assegnata una medaglia della Resistenza, fu nominato cavaliere della Legion d'onore e commendatore dell'Ordine nazionale del Merito. Negli anni dell'immediato dopoguerra, quando era docente all'Università di Berlino, conobbe Jean-Paul Sartre (del quale divenne molto amico) e la futura compagna Simone de Beauvoir.
Giornalista e regista
Per quasi tutta la sua carriera Lanzmann ha collaborato con "Les Temps Modernes" (Tempi moderni), rivista fondata, tra gli altri, proprio da Jean-Paul Sartre e di cui è stato anche direttore. Ha diviso la sua attività tra il giornalismo, la difesa della causa di Israele e l'opposizione alla guerra franco-algerina. Nel 1970 si consacra al cinema con il film "Pourquoi Israël", prodromo di quella che sarà la sua opera più significativa: "Shoah". Il film-fiume, della durata di dieci ore, che racconta il dramma dell'Olocausto, ha occupato Lanzmann per 11 anni, dal 1974 al 1985, divenendo oggetto di studio, recensioni e seminari in tutto il mondo.
La morte del figlio Félix
Lo scorso anno, il giornalista e regista francese era stato colpito da un gravissimo lutto: la morte del figlio 23enne Félix, portato via da un cancro. "La morte - aveva dichiarato recentemente Lanzmann a Afp - non è una questione naturale. Amo follemente la vita, anche se a volte non è divertente". Mercoledì scorso è uscito il suo ultimo film: "Les quatre soeurs" (Le quattro sorelle), un'opera composta da quattro parti, della durata di circa un'ora ciascuna, che racconta gli 11 anni di lavoro trascorsi da Lanzmann su "Shoah" attraverso le interviste a quattro donne.