Dall'esordio con "L'uomo in più" fino all'ultimo "Loro", ecco le tappe più importanti della carriera del regista napoletano, nato a Napoli il 31 maggio 1970.
Il regista e premio Oscar, Paolo Sorrentino, compie oggi 48 candeline. Napoletano, è nato al Vomero il 31 maggio del 1970.
Gli esordi e i primi successi
Terminato il liceo, Paolo Sorrentino si iscrive alla Facoltà di Economia e Commercio, ma presto la passione per il cinema prende il sopravvento. Il suo primo lungometraggio, "L’uomo in più", (2001) gli permette di vincere un Nastro d’Argento come Migliore regista esordiente e segna l’inizio del sodalizio con Toni Servillo. Il successo si consolida nel 2004 con "Le conseguenze dell’amore", presentato al Festival di Cannes e incentrato sulla storia di un misterioso contabile della mafia (sempre Servillo) incastrato nel tempo sospeso di un albergo della Svizzera italiana. Arrivano poi "L’amico di famiglia" (2006) e "Il divo" (2008), ambizioso biopic sulla figura del politico Giulio Andreotti, con il quale il regista si è aggiudicato il premio della Giuria al Festival di Cannes.
Il premio Oscar
Dopo la parentesi americana con il road movie "This Must Be the Place", interpretato da Sean Penn, Paolo Sorrentino ha firmato il film da molti considerato il suo capolavoro: "La grande bellezza". Affresco di una Roma dissoluta e decadente, raccontata attraverso la storia di uno scrittore in crisi, la pellicola ha vinto il Premio Oscar per il Miglior film straniero. Durante la premiazione il regista napoletano ha voluto ringraziare le sue variegate fonti d’ispirazione: Federico Fellini, i Talking Heads, Martin Scorsese e Diego Armando Maradona.
Cinema, serie tv e romanzi
Successivamente Sorrentino è tornato a lavorare con attori di lingua inglese sia nel film "Youth", del 2015, sia nella serie tv "The Young Pope", produzione originale Sky, HBO e Canal+, che racconta il controverso pontificato di Pio XIII (interpretato da Jude Law), immaginario Papa statunitense, giovane, vanitoso e conservatore. Le sue ultime fatiche, "Loro1 e Loro2", lo hanno visto al lavoro ancora con Toni Servillo. I film raccontano il Silvio Berlusconi del periodo 2006-2010. Il film ha già fatto incetta di candidature ai prossimi Nastri d’Argento. Artista a tutto tondo, Paolo Sorrentino si è dedicato con successo anche alla narrativa: nel 2010 ha pubblicato "Hanno tutti ragione", sperimentazione del potere descrittivo della parola cui hanno fatto seguito "Tony Pagoda e i suoi amici" (2012), "Gli aspetti irrilevanti" (2016) e "Il peso di Dio. Il Vangelo di Lenny Belardo" (2017), proprio il nome del personaggio protagonista di "The Young Pope".