Dopo il grande successo dell'album Carioca del 2007, l'eclettico artista torna alle sonorità brasiliane con un disco di inediti che verrà presentato in un tour mondiale dall'estate 2018. Di cui, sicuramente, ne sarà la colonna sonora. (GUARDA IL FACEBOOK LIVE)
È proprio il caso di dirlo: Que Bom! Sonorità, energie positive, musica dal cuore e per il cuore: Stefano Bollani, jazzista, musicista classico, compositore, scrittore, appassionato di alieni, intrattenitore ma soprattutto artista a tutto tondo, il 25 maggio ha pubblicato proprio Que Bom, un nuovo, attesissimo album di brani inediti dal dna brasiliano che arriva dopo dieci anni dal grande successo del disco Carioca.
Nel cuore di Rio
Un legame, profondo e prezioso, tra Stefano Bollani e il Brasile, nato molto tempo fa e rafforzato ancor più da questo ultimo lavoro. Ma se Carioca rileggeva grandi temi brasiliani, questa sua ultima pièce, realizzata interamente nel cuore pulsante di Rio, è composta quasi interamente da brani inediti e originali di Bollani che racconta, rigorosamente in note, la genesi di questo nuovo progetto.
Insieme a Bollani i grandi della musica brasiliana
Accanto a lui grandi rappresentanti della musica brasiliana come Jorge Helder al contrabbasso, Jurim Moreira alla batteria e Armando Marçal alle percussioni. Artisti molto amati da Bollani che già avevano preso parte al progetto di Carioca e che qui sono in compagnia di un talentuosissimo percussionista, Thiago da Serrinha. Insieme a loro, alcune figure storiche della musica carioca: Caetano Veloso, definito dallo stesso Bollani "la voce più straordinaria ed emozionante che ci sia", João Bosco, energia pura, Hamilton de Holanda e Jaques Morelenbaum.
"La musica acquista senso se crea vita dentro di noi"
Stefano Bollani è uno dei maggiori artisti italiani riconosciuti e acclamati a livello internazionale. Il tutto sempre con la sua cifra originale e il suo incredibile eclettismo che lo ha portato a suonare un pianoforte a coda in mezzo alla favela Pereira de Silva (solo prima di lui Antonio Carlos Jobim), con l’orchestra di Chailly e con i migliori jazzisti al mondo. Un artista che, grazie alla musica, è in grado di raccontarsi e creare emozioni. Perché, come dice lui, "la musica acquista senso se crea vita dentro di noi, se ci fa reagire".