La Notte degli Oscar® comincia con un tributo di Jimmy Kimmel alle donne e prosegue con la consegna delle statuette: è la 90ma edizione e quando la cifra è tonda il premio vale doppio. Il miglior film degli Oscar® 2018 è La Forma dell'Acqua di Guillermo del Toro. Miglior sceneggiatura non originale a James Ivory per Chiamami col tuo Nome di Luca Guadagnino. A sorpresa la miglior sceneggiatura originale va a Get Out. Miglior attrice protagonista è Frances McDormand, migliore attore protagonista è Gary Oldman. Il nostro racconto di una serata unica.
Per celebrare i vincitori di questa novantesima edizione degli Oscar®, Sky Cinema presenta:
Per la vittoria di Frances McDormand, martedì 6 marzo alle ore 21.15 su Sky Cinema Oscar® : FARGO e per la vittoria di James Ivory: venerdì 9 marzo alle ore 21.15, sempre su Sky Cinema Oscar® : CASA HOWARD (e in replica sabato 10 alle ore 15:00)
(@BassoFabrizio)
L'Academy si regala un suo fuso orario e comincia la Notte degli Oscar® con trenta minuti di anticipo rispetto al passato. Sul red carpet il clima era sereno, quasi da serata con amici, si è cercato, in ogni modo, di sdrammatizzare quello che la serata mette in palio. L'Italia guarda Oltreoceano inseguendo un sogno. Il suo nome è Luca Guadagnino. Il tramite che può trasformare il sogno in realtà è Chiamami col Tuo Nome, film su un amore omosessuale ambientato a Crema negli anni Ottanta: la sceneggiatura è firmata da James Ivory ed è un adattamento cinematografico dell'omonimo romanzo di André Aciman.
Jimmy Kimmel apre la serata, in una scenografia che ricorda un salone delle feste a Versailles, ricordando che gli Oscar® celebrano i loro primi 90 anni e sottolineando che l'esplusione di Harvey Weinstein è un esempio che andava dato al "mondo che ci sta guardando. Evitare le molestie alle donne nell'ambiente di lavoro sarebbe un grande passo avanti. Cerchiamo di fare in modo questa sia una notte speciale. Solo l'11 per cento dei film sono diretti da donne ed è molto poco. Anche il salario deve essere lo stesso". Poi Jimmy Kimmel ha giocato con l'ironia, dalle nomination di Meryll Streep ("Nei tre anni che non le ha avute è perché era in prigione") fino alla crisi dell'uomo "perché come ha mostrato Benicio del Toro ne La Forma dell'Acqua, le donne hanno iniziato a uscire con i pesci".
Oscar 2018: i premi minori
Il primo premio è per al Migliore Attore non Protagonista e a consegnarlo è Violetta Davis, vincitrice nel 2017 nella stessa categoria ma al femminile: Sam Rockweel per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri. Passato il momento dell'emozione ha ringraziato i genitori che "amavano il cinema e poi Frances McDormand e Woody Harrelson che sono i miei eroi. Poi la mia famiglia, i miei amici...". Così intenso il suo intervento che anche l'algida McDormand si è commossa. E l'ultimo sguardo su di lui è con la statuetta alzata mentre il pensiero del premiato vola verso l'amico scomparso Philip Seymour Hoffman.
L'Oscar a Kazuhiro Tsuji per il miglior trucco e acconciatura va a L'ora più buia dopodiché sale sul palco un vero mito del cinema, Eva Marie Saint, indimenticata protagonista di Fronte del Porto. E poi c'è stato Intrigo Internazionale: una volta si è innamorata di Marlon Brando e poi di Cary Grant. E lei a dire chi ha vinto l'Oscar® per i migliori costumi: il premio va a Mark Bridges (aveva già vinto per The Artist) per Il Filo Nascosto: "Ringrazio tutti, in particolare la mia squadra che ha lavorato giorno e notte per creare questi bellissimo costumi".
La realtà passa attraverso i documentari e quello che è più piaciuto all'Academy è stato Icarus di Bryan Fogel e Dan Cogan: "Dedichiamo questo premio all'importanza di dire la verità". Ecco apparire sul palco, in uno scenario cupamente romantico, dove pare che la natura stia scatenando un temporale tropicale, Mary J Blige, che ha ottenuto due nomination, per il brano Mighty River, che esegue, e come attrice non protagonista in Mudbound. Splendido il finale del brano in versione Gospel.
Jimmy Kimmel ricorda che 90 anni fa la prima premiazione avvenne dall'altro lato della strada e furono premiati due film. Poi si torna al presente con l'Oscar® per il miglior montaggio sonoro: vince Dunkirk con Alex Gibson e Richard King. Per il Miglior Sonoro l'Academy ha scelto di premiare di nuovo Dunkirk nelle persone di Gregg Landaker, per Gary A. Rizzo e prima per Mark Weingarten. Lupita Nyong'o enuncia le candidature alla Miglior Sceneggiatura e il pensiero va a tutti i sognatori: viene premiato con la statuetta La Forma dell'Acqua, ritirano il premio Paul D. Austerberry, Shane Vieau e Jeff Melvin. Prima di proseguire ci si emoziona con Remeber Me tratta dal film Coco, una favola che non conosce età. Il palco si colora, l'allegria contagia la platea che applaude e accenna movimenti di danza, anche se solo con le spalle.
Arriva l'ironia di Rita Moreno (Oscar® come miglior attrice non protagonista in West Side Story) e ricorda che il maestro Frank Capra diceva che ci sono "tre linguaggi universali: musica, matematica e il cinema". E siccome ogni film veicola una storia ecco quella che è stata scelta come più bella nella categoria Miglior Film Straniero: vince il cileno A Fantastic Woman, una donna fantastica. Invece la statuetta per la migliore attrice non protagonista va Allison Janney per I, Tonya: "Grazie all'Academy, alle altre artiste in Nomination. Grazie a chi mi ha dato la fiducia per poter avere una carriera e realizzarmi in questo lavoro".
Si riparte da Hollywood, California ricorda Jimmy Kimmel, se qualcuno si è per caso assopito. Ma è difficile visto che il ritmo è veloce, non c'è tempo per distrarsi. Il Miglior cortometraggio di animazione va alla superstar del basket Kobe Bryant e a Glen Keane per Dear Basketball. Vince (abbastanza) facile Coco per il Miglior Film di Animazione: "Un film che dimostra che il nostro mondo può essere modificato ma solo se c'è un luogo dove ci si può fare ascoltare. Grazie alla comunità Latina che ci ha sostenuto. Oltre che alla Disney e alla Pixar. Coco non esisterebbe senza l'eterna cultura dei messicani. Abbiamo cercato di fare un passo avanti, verso un mondo dove la rappresentazione assume un valore particolare".
Bellissima, imponente, statuaria, Daniela Vega (prima presentatrice transgender nella storia degli Oscar®) invita ad aprire i cuori e i sentimenti "a sentire la realtà e l'amore. L'amore è una storia misteriosa. Pensiamo all'amore di Chiamami col tuo Nome. Affidiamo il messaggio all'autore di Mistery of Love, Sufjan Stevens". Quando la chitarra va a spegnersi la telecamera indugia sull'applauso grato e fiero di Luca Guadagnino, inquadrato per la prima volta. Eccoci al premio per i migliori effetti speciali: vince Blade Runner 2049. "I film sono una illusione, un trucco, una magia, una illusione per l'occhi e il montaggio crea l'illusione del cinema", dice Matthew McConaughey. Dunque il Miglior Montaggio, quello che offre più magia, è di Dunkirk.
E' il momento di ringraziare chi va al cinema, chi permette alla settima arte di farci sognare. E dunque Jimmy Kimmel raduna una truppa di star e le porta dall'altra parte della strada, dove c'è un cinema vero e c'è la gente che si guarda un film. Lo stupore è immenso, soprattutto quello di Mike, che arriva dalla California, e ha il compito di presentare le presentatrici si presentano con le scarpe in mano perché i piedi fanno male: miglior cortometraggio documentario vince Heaven is a Traffic Jam on the 405 e mentre miglior cortometraggio la spunta The Silent Child.
Oscar 2018: a Chiamami col tuo nome il premio come Miglior sceneggiatura non originale
Appare sul proscenio il fascinoso trio Ashley Judd, Annabella Sciorra e Salma Hayek che chiedono altri "90 anni in uguaglianza e inclusione. Il movimento #MeToo è un modo per avere voce, abbiamo negato troppo le cose, questo è un tempo che ricorderemo a lungo. Bisogna riportare in auge l'essenza umana che è rimasta nascosta dagli stereotipi. Non c'è da avere paura quando si parla di uguaglianza". Bellissima in bianco arriva Margot Robbie per la Miglior sceneggiatura non originale: vince l'Oscar® James Ivory per Chiamami col tuo Nome: "Tutti siamo passati attraverso il primo amore e ne siamo usciti indenni, qualunque esso sia stato. Ringrazio Luca Guadagnino per la sua sensibilità".
In blu cobalto appare Nicole Kidman: "Gli sceneggiatori sono narratori straordinari", dice annunciando le nomination per la miglior sceneggiatura originale: vince Jordan Peel per Get Out: "Questo significa tantissimo per me. Ho iniziato, smesso e ripreso a scrivere questo film, sapevo che qualcuno mi avrebbe permesso di farlo e che sarebbe stato apprezzato. Grazie a chi ha comprato il biglietto per vedere questo film e poi ha consigliato ad altri di fare lo stesso". Sandra Bullock sembra una sirena in una conchiglia di cristallo e quindi rende omaggio a chi fa miracoli con la luce: vince la statuetta per la Migliore Fotografia Blade Runner 2049. Leggiadra, sorridente ecco Zendaya che annuncia Keala Settle che canta This is Me.
Christopher Walken spiega che una musica è vincente quando rimane con noi anche dopo che il film è finito: dunque annuncia che la Migliore Colonna Sonora è per Alexandre Desplat per La forma dell'Acqua. "Grazie per avere potuto trasmettere la bellissima melanconia dell'amore. Lo dedico, oltreché a mia moglie e i miei figli, a mia mamma che compie 90 anni, come l'Academy". Invece la Miglior Canzone se la aggiudica a Remember Me, la title track di Coco. E' il momento di Jennifer Garner, lucente in blu, che annuncia il momento di ricordare che, in questi ultimi dodici mesi, se ne è andato e avviene attraverso la voce di Eddie Vedder: tra gli altri ci sono Jonathan Demme, Martin Landau, Roger Moore, Sam Shepard, Jeanne Moreau, George Romero, Danielle Darrieux, Luis Bacalov e Jerry Lewis.
Oscar 2018: i premi maggiori
Si avvicinano i premi pesanti, a partire da quello per la miglior regia che se lo porta a casa Guillermo del Toro per La Forma dell'Acqua: "Sono un migrante come molto altri che sono in questo teatro stasera. Ho vissuto un po' ovunque, la cosa più bella che fa il cinema è togliere le frontiere". Due miti sul palco dell'Academy: Jane Fonda ed Helen Mirren lanciano i candidati come Miglior attore protagonista e l'Oscar® va a Gary Oldman per L'Ora più buia: "Sono grato all'America per quello che mi ha dato, la mia casa, la mia famiglia e ora anche un Oscar®. Ha catturato un ragazzo che veniva dal Sud di Londra. Ci sono voluti 22 anni ma ne è valsa la pena aspettare. Ringrazio Winston Churchill che è stato un compagno incredibile. A mia mamma che ha 99 anni dico: accendi il bollitore, porterò un Oscar® a casa!".
Miglior attrice protagonista è Frances McDormand per Tre Manifesti a Ebbing, Missouri a decretarla sono Jodie Foster e Jennifer Garner. Con la statuetta in mano dice "sono in iper ventilazione. Se posso essere così onorata che tutte le donne nominate possono salire qui con me. Guardiamoci attorno, tutti abbiamo progetti, ne parliamo fra due giorni ma stasera si parla solo di inclusione e scrittura. Ed eccoci al gran finale, l'Oscar® per il Miglior Film che viene annunciata da Faye Dunaway e Warren Beatty: il vincitore è La Forma dell'Acqua di Guillermo del Toro: "Sono nato in Messico e amavo i film stranieri. E qualche giorno Steven Spielberg fa mi hanno detto che se mi trovo sul palco di pensare che bisogna usare i sogni per raccontare questo mondo. E' una porta da aprire ed entrare".
Oscar 2018: la lista con tutti i vincitori
Miglio film. La forma dell'Acqua
Miglior attore protagonista: Gary Oldman, L’ora più buia
Miglior attrice protagonista: Frances McDormand, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior film straniero: Una donna fantastica (Cile)
Miglior regia: Guillermo del Toro, La forma dell’acqua
Miglior attrice non protagonista: Allison Janney, Io, Tonya
Miglior attore non protagonista: Sam Rockwell, Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Miglior film d’animazione: Coco
Miglior documentario: Icarus
Miglior corto: The Silent Child
Miglior corto animato: Dear Basketball
Miglior corto documentario: Heaven is a Traffic Jam on the 405
Miglior sceneggiatura originale: Get Out, Jordan Peele
Miglior sceneggiatura non originale: Chiamami col tuo nome, James Ivory
Miglior fotografia: Blade Runner 2049
Miglior montaggio: Dunkirk
Miglior trucco e acconciature: L’ora più buia
Migliori costumi: Il filo nascosto
Miglior sonoro: Richard King e Alex Gibson, Dunkirk
Miglior montaggio sonoro: Gary A. Rizzo, Gregg Landaker e Mark Weingarten, Dunkirk
Miglior scenografia: Paul D. Austerberry, Shane Vieau e Jeff Melvin, La forma dell’acqua
Migliori effetti speciali: Blade Runner 2049
Miglior colonna sonora originale: La forma dell’acqua, Alexandre Desplat
Miglior canzone: Remember me, Coco