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All'asta le "lettere della solitudine" di Greta Garbo

Spettacolo
Foto d'archivio (Getty Images)

Sotheby's metterà all'asta alcune missive in cui l'attrice raccontava a un'amica svedese i suoi momenti di malinconia a Los Angeles

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Il 12 dicembre Sotheby's metterà all'asta alcune lettere scritte da Greta Garbo all'amica svedese Marta Wachtmeister. Come riporta il Guardian, queste missive - il cui valore è stimato intorno ai 22.000 euro - svelano un lato poco glamour e gioioso dell'attrice, tormentata da una forte solitudine e un astio nei confronti del mondo e degli abitanti di Beverly Hills.

36 lettere di solitudine

La contessa Watchmeister ha conservato per una vita intera le lettere di Greta Garbo e un album di foto private. Tradotte da uno specialista, le 36 lettere e l'album di foto risalgono al suo soggiorno negli Stati Uniti, momento in cui i copioni che le venivano proposti la facevano disperare, portandola a litigare con quelli che definisce "stupidi registi". Nel film del 1932 "Grand Hotel", Garbo pronuncia la storica battuta: "Io voglio rimanere sola". Questa frase fu una profezia autoavverante e le lettere che verranno battute all'asta ne sono una prova.

"Sono quasi sempre sola"

Greta Garbo, nome d'arte di Greta Lovisa Gustafsson, era nata a Stoccolma nel 1905. Si era trasferita in America nel 1925, dove reciterà in 25 film. Ritiratasi a vita privata, nel 1945 scriveva: "Stavo considerando un film, ma non lo so. Il tempo lascia tracce sui nostri piccoli volti e corpi". Mentre annni prima, durante le riprese di "La regina Cristina", nel 1933, confidava alla sua amica svedese: "È un momento difficile, è andato tutto male". Parlando dal suo buen retiro in California, scriveva alla contessa: "Sono quasi sempre sola e parlo con me stessa. Guido fino alla spaggia e faccio passeggiate, che è sempre meraviglioso. Ma è tutto qui". Persino il calore di quella terra non riesce a scaldarla e Garbo arriva a rimpiangere la pioggia svedese. Muore a New York nel 1990.

"Un'insostenibile tristezza"

Secondo Gabriel Heaton, uno specialista del book department di Sotheby's, le lettere di Greta Garbo rivelano "un'insostenibile tristezza e solitudine. Colpisce che nessuna di queste lettere sia firmata, eccetto una dove c'è scritto 'Il Clown' al posto della firma, in altre c'è la sagoma di una donna". "Il desiderio di restare nell'ombra - continua l'esperto - è estremo". Insieme alle lettere dell'attrice, la contessa Marta Watchmeister ha conservato anche le missive di un fan anonimo ossessionato dalla sua amica attrice. La contessa e suo marito furono presentati alla Garbo nel anni Trenta, da un comune amico durante un party di Capodanno presso la residenza dei Watchmeister: rimasero amiche fino alla morte di lei, avvenuta nel 1976. Garbo scriveva all'amica su carta economica, spesso a matita. L'unica missiva battuta a macchina era indirizzata alla figlia della contessa e recava la firma GG. "Forse non hai mai ricevuto il telegramma che ho spedito quando tua madre ci ha lasciati - scriveva l'attrice -. Se non lo hai ricevuto, non potrai sapere quanto sia stata e sono profondamente triste. I tuoi genitori significavano molto per me. Resteranno scolpiti nella mia memoria per sempre".