
Ritorna nella Capitale la discussa esposizione di organi e cadaveri umani plastinati. Oltre 2mila metri quadri al quartiere Flaminio dedicati a un viaggio nel corpo umano, tra scheletri e muscoli

Al Guido Reni District torna "Real Bodies, scopri il corpo umano". Con la supervisione scientifica di Alessandro Cecchi Paone e del comitato scientifico della Fondazione Umberto Veronesi, la mostra è la più completa expo di anatomia umana mai realizzata (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).Il sito della mostra Real Bodies
Il sito della mostra Real Bodies
165 persone hanno donato il loro corpo all'Istituto per la plastinazione di Heidelberg, in Germania, e accettato la possibilità di essere esposti al mondo dopo il decesso e la plastinazione (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).

La plastinazione, tecnica che interrompe la decomposizione, prevede oltre 1.500 ore di lavoro sui cadaveri. Si comincia con il pompaggio di formalina nel corpo, seguito dalla dissoluzione di fluidi e grassi solubili, per continuare con l'impregnazione forzata di materia plastica in una camera del vuoto, per finire con la modellazione della postura e la polimerizzazione (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).

Il percorso espositivo di "Real Bodies" è organizzato come un atlante tridimensionale di anatomia umana, con la divisione in sezioni che trattano ognuna un diverso apparato corporeo (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).

La plastinazione, la tecnica utilizzata per "Real Bodies", fu inventata e brevettata dall’anatomopatologo tedesco Gunther von Hagens tra il 1977 e il 1978 (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).

I numeri della mostra sono da record: oltre 200 vetrine di varie misure, 8 chilometri di teli scenici montati nelle sale, il tutto illuminato da 2.260 fari da teatro, alimentati con oltre 10 chilometri di cavi elettrici fissati su una struttura portante lunga oltre 1000 metri (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).

Nella sezione della mostra chiamata "Galleria degli Atleti"si possono osservare 12 corpi interi in posizioni anatomiche sportive e immortalati in gesti tecnici (foto di Costanza Ruggeri/Sky tg24).