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"Sognare è vivere", Natalie Portman porta Amos Oz al cinema

Spettacolo

L'attrice premio Oscar esordisce alla regia di un lungometraggio con un film tratto dal romanzo Una storia di amore e di tenebra dello scrittore israeliano dall'otto giugno nelle sale italiane. La clip e il trailer

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Arriva nelle sale italiane, da giovedì 8 giugno, "Sognare e vivere", esordio alla regia per Natalie Portman (qui sopra una clip in anteprima), attrice già premio Oscar per la sua interpretazione in Il Cigno Nero di Darren Aronofsky. Per la sua prima prova dietro (e contemporaneamente davanti) alla macchina da presa la Portman, che è nata e cresciuta a Gerusalemme ha scelto il romanzo autobiografico di Amos Oz "Una storia di amore e tenebra". Il  film  ha  inizio nel  1945,  prima  della  guerra  di  indipendenza  in Israele, quando il territorio è ancora sotto il mandato britannico e racconta del giovane Amos Oz, un bambino di dieci anni, la cui famiglia è una delle tante fuggite dall'Europa negli anni '30. 

 

 

L'infanzia di Amos Oz e la nascita di Israele

Il padre Arieh è cautamente ottimista nei  confronti del futuro. Fania, la madre (interpretata dalla stessa Portman) invece vuole molto di più.  Dopo la paura della guerra e della  fuga, la noia della quotidianità  opprime il suo  animo. Infelice  della  vita  matrimoniale  e  intellettualmente soffocata, per rallegrare le sue giornate e divertire suo figlio Amos di dieci anni, Fania inventa storie di avventure e di viaggi nel deserto. Amos è completamente affascinato quando sua madre gli legge poesie, gli spiega le parole e la lingua in un modo che avrebbe poi influenzato la sua scrittura e la sua stessa vita. L'indipendenza di Israele non porterà però alla madre di Amos il rinnovato senso della vita che aveva sperato. Il film prosegue poi negli anni '50 quando Oz, ormai cresciuto, decide di andare a vivere in un kibbutz.