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Gli sceneggiatori di Hollywood minacciano uno sciopero

Spettacolo
La Wga ha chiesto ai propri iscritti di esprimersi online in merito alla possibilità di uno sciopero (Getty Images)

Gli scrittori per il cinema e per la tv, iscritti al sindacato Writer guild of America, potrebbero smettere di lavorare a partire dal 2 maggio. La protesta, che è volta ad ottenere migliori condizioni di lavoro, potrebbe creare numerosi problemi alle case di produzione

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Le tanto amate serie tv americane sono a rischio. Gli sceneggiatori iscritti al Writer guild of America (Wga), il principale sindacato di categoria, potrebbero infatti decidere di scioperare a partire dal 2 maggio nel caso in cui non riuscissero a raggiungere un accordo soddisfacente con i maggiori Studios nordamericani per il rinnovo dei contratti collettivi. La protesta è minacciata da diversi mesi e se si dovesse concretizzare metterebbe in difficoltà quasi tutte le società di Hollywood, aderenti alla Alliance of motion picture and television producers (Amptp), che probabilmente sarebbero costrette a sospendere le loro produzioni. A risentirne, oltre alle serie tv, sarebbero i programmi televisivi come il "The Tonight Show", condotto da Jimmy Fallon, o il "Saturday Night Live", e in parte anche il cinema.

Consultazione online

I circa 12mila sceneggiatori iscritti alla Wga, che riunisce i due sindacati Wga West e Wga East, in vista del rinnovo del contratto collettivo chiedono maggiori contributi per l’assicurazione sanitaria e per le pensioni e, in generale, stipendi più alti. Dopo una serie di incontri che si sono svolti a Los Angeles e a New York, i vertici dell’associazione di categoria hanno deciso di chiedere ai loro iscritti di votare online su una piattaforma messa a disposizione dalla Wga in merito alla possibilità di uno sciopero. La consultazione finirà il 24 aprile e nel caso i sceneggiatori si esprimessero a favore della protesta il sindacato potrà utilizzare questa arma durante le trattative. In quel caso l’Amptp, che riunisce circa 350 società che producono cinema e tv, tra cui Paramount, Warner Bros. e Walt Disney, avrebbe circa una settimana per scongiurare lo sciopero, che inizierebbe il 2 maggio.

Lo sciopero del 2008

Non è la prima volta che gli sceneggiatori americani smettono di lavorare per rivendicare condizioni migliori. È già successo nel 1960 e nel 1988 e più recentemente tra il 2007 e il 2008, quando gli scrittori per il cinema e per la tv non hanno lavorato per circa 100 giorni, provocando l’interruzione e la cancellazione di numerose produzioni. Problemi che si riproporrebbero anche quest’anno: secondo il sito statunitense Variety nel 2017 saranno circa 500 i nuovi "programmi scritti da sceneggiatori", ai quali vanno aggiunti tutti quelli già esistenti e ancora in onda.