È stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano. Autore e conduttore di storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento e autore e regista di programmi che hanno fatto la storia della televisioni come Pronto Raffaella? e Non è la Rai
È morto a 84 anni, a Roma, Gianni Boncompagni. Nato ad Arezzo il 13 maggio 1932, è stato tra i grandi innovatori dello spettacolo italiano insieme a Renzo Arbore. Portano la sua firma, come autore, conduttore o regista, storici successi radiofonici come Bandiera gialla e Alto gradimento e programmi che hanno cambiato la televisione italiana come Pronto Raffaella?, Domenica In, Non è la Rai, Carramba.
Ad annunciare la notizia le figlie Claudia, Paola e Barbara: "Dopo una lunga vita fortunata, circondato dalla famiglia e dagli amici se n'è andato papà, uomo dai molti talenti e padre indimenticabile".
Il ricordo di Arbore
"La nostra amicizia è nata quando avevamo all'incirca 25 ann - dice Renzo Arbore - i. Un'amicizia non conclusa ora che eravamo più vicini agli Ottanta che ai Settanta, come diceva sempre lui con il suo straordinario spirito toscano. Per me è stata un'amicizia provvidenziale, spero lo sia stato anche per lui".
Le parole di Ambra
"Se n'è andato il giorno di Pasqua... è stato un genio anche nel salutarci. Grazie da una ragazzina normale che tu hai fatto in modo che crescesse con il coraggio di essere diversa da tutto, nel bene e nel male. Sei ovunque". Queste le parole che Ambra Angiolini ha affidato ad Instagram.
Gli inizi in Svezia
Nato in Toscana da padre militare, Gianni Boncompagni a 18 anni si trasferisce in Svezia, dove rimane dieci anni facendo vari lavori e, contemporaneamente, diplomandosi all'Accademia di grafica e fotografia. Nel paese scandinavo inizia l'attività di conduttore radiofonico per la radio svedese. In Svezia si sposa con un'aristocratica dalla quale ha tre figlie (tra cui l'autrice televisiva Barbara). Lasciato dalla moglie ottiene la patria potestà delle figlie che lo seguono al suo ritorno in Italia.
Nel '64 vince il concorso Rai
Tornato in Italia, vince nel 1964 il concorso Rai per programmatore di musica leggera. Il successo arriva subito, assieme a Renzo Arbore, con programmi 'cult' come Bandiera Gialla e Alto gradimento, che furono determinanti per la diffusione della musica beat nel nostro Paese.
E' ampiamente riconosciuto che la coppia Arbore-Boncompagni creò un nuovo modo di fare intrattenimento, basato sul non-sense, sulla creazione di tormentoni, sull'improvvisazione e l'imprevedibilità.