"Conto da quando ho staccato il primo biglietto – racconta l'artista romano –. Tutto è cominciato nel 1977 al Teatro Alberichino". All'attivo ha 25 film da regista, tra cui piccoli cult come "Un sacco bello" o "Compagni di scuola". E per il futuro punta sui giovani. FOTO
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Nel 2017 Carlo Verdone festeggia i suoi primi 40 anni di carriera. “Conto da quando ho staccato il primo biglietto”, spiega di ritorno dal Festival del cinema europeo di Lecce. Romano, classe 1950, ha in tasca una laurea in Lettere moderne della Sapienza e un diploma in Regia del Centro sperimentale di cinematografia di Roma –Carlo Verdone, tutte le notizie
“Pensare che questo mestiere proprio non lo volevo fare – racconta l’attore e regista 66enne –. Tutto è cominciato a ottobre 1977, al Teatro Alberichino, nel quartiere Prati a Roma. Al piano di sopra debuttava Roberto Benigni con Concioni Mario, sotto io con Tali e quali” (nella foto, Verdone con Francesca Neri ai tempi del Centro sperimentale di cinematografia) –Da “007” a “Gallo cedrone”: quando il cinema trova casa. FOTO
Il fratello Luca di quel giorno racconta: “Mia madre ha dovuto prenderlo a calci perché salisse su quel palco”. Carlo (nella foto, da giovane) conferma: “Erano tentativi pionieristici. Ma c'erano i critici veri e non mi ritenevo assolutamente adatto ad affrontare un pubblico. Ero troppo timido, emotivo. Poi però ho cominciato a sentire le prime risate...” –Auguri Russell Crowe: il gladiatore festeggia 53 anni. FOTO
Sui suoi esordi, Verdone (nella foto con Alberto Sordi) ricorda: “A ripensarci è una storia incredibile. Quando ho cominciato mi chiedevo: ma ce la farò ad arrivare almeno a quattro-cinque film? Certo, male che andava, in tasca avevo sempre una laurea... Ma quanta paura” –Smutniak e Favino al cinema come moglie e marito "al contrario"
Poi, invece, in questi 40 anni i film diretti sono diventati 25 e Verdone è ¨uno degli attori e registi italiani più amati dal pubblico. Ha all'attivo 8 David di Donatello e 9 Nastri d'Argento -Carlo Verdone, tutte le notizie
Tra le sue pellicole, anche piccoli cult. Come “Un sacco bello” (nella foto), “Borotalco”, “Compagni di scuola”, “Viaggi di nozze”, solo per citarne alcuni –Il sito ufficiale di Verdone
A chi gli chiede se in questi primi 40 anni di carriera ci siano stati più dolori o soddisfazioni risponde: “Un autore non può sfornare sempre grandi successi. Non riusciva a Chaplin né a Rossellini. E non riesce nemmeno a me. Ma la fregatura, la patacca come si dice a Roma, non credo di averla mai data. Ho sempre cercato di far tesoro delle esperienze. ‘Stasera a casa di Alice’, ad esempio, è stato un gradino di transizione per arrivare a ‘Maledetto il giorno che t'ho incontrato’, che considero il mio miglior film insieme a ‘Compagni di scuola’” (nella foto, Verdone con il padre Mario, saggista e docente universitario di Storia del cinema, nel 1977) –Nel 2009 i funerali di Mario Verdone
“A volte ci ho visto lungo – rivendica Verdone –. Con Ivano e Jessica ho anticipato tanto il vuoto pneumatico nella vita di coppia. ‘Gallo Cedrone’ (nella foto), con il progetto dell'autostrada a quattro corsie, non è tanto distante da certi discorsi che ho sentito poi nel 2000” –Romics 2017, il festival internazionale del fumetto e dei games. FOTO
Sul presente, Verdone dice: “È il periodo più complicato da quando faccio questo lavoro. È complicata la vita, la politica, è finita l'etica. Quanta cattiveria c'è in giro, quante brutte prime pagine leggiamo. Tutto questo si abbatte anche nello spirito dello sceneggiatore. Negli anni '80 c'era più leggerezza, speranza” (nella foto, Verdone in “L’abbiamo fatta grossa”) –Verdone e Albanese "la fanno grossa"
A proposito di speranza, Verdone al cinema riparte dai giovani: in preparazione ha un film per Filmauro, sul set “a metà giugno”, scritto con gli sceneggiatori di “Lo chiamavano Jeeg Robot” e con la protagonista femminile di quella pellicola Ilenia Pastorelli. “Avevano due tre storie e una toccava una tematica che accarezzavo da tempo. Tanto che ho posticipato un altro progetto cui stavo lavorando”, spiega (nella foto, Verdone sul set di “Viaggio di nozze” con Cinzia Mascoli, Veronica Pivetti e Claudia Gerini) –Il sito internet di Carlo Verdone
E sui giovani aggiunge: “Oggi quando vedi dei ragazzi giovani, che hanno talento, senti il coraggio. Ti viene voglia di essere il loro pigmaglione. Mi piacerebbe dirigerli, essere io allenatore come fu Sergio Leone al tempo con me. E non escludo che accada” (nella foto, la locandina di “Borotalco”) –Da “007” a “Gallo cedrone”: quando il cinema trova casa. FOTO
Per i giovani, poi, ha alcuni consigli: “Lo stupore nelle storie che raccontano; trovare nuovi attori, perché serve un ricambio generazionale; trovare uno stile proprio”. E poi guardare la vita, le persone. “Dovrò sempre ringraziare mio padre per la tessera del Filmstudio e mia madre che mi mandava a comprare i carciofi a Campo de’ fiori per osservare le persone. Ecco, in questi 40 anni sono stato un pedinatore degli italiani” (nella foto, Verdone e Claudia Gerini in “Sono pazzo di Iris Blond”) –Carlo Verdone, tutte le notizie
Sul teatro, Verdone dice: “L'ho fatto per due anni e non lo farò mai più. Non ho la mentalità” (nella foto, Verdone è il pignolo signor Furio, uno dei suoi personaggi più conosciuti) –Nel 2010 i 60 anni di Carlo Verdone
E a chi gli chiede come definirebbe la sua avventura dice: “L'incredibile storia di un attore che una cosa non voleva nella vita: fare l'attore” (nella foto, un altro personaggio celebre di Verdone: quello del “bambino di Dio” nel suo primo film di successo, “Un sacco bello”) –Il sito ufficiale di Carlo Verdone