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Leonardo, dopo il restauro L'Adorazione dei Magi ritrova i suoi colori

Spettacolo
Un dettaglio dell'Adorazione dei Magi di Leonardo (Ansa)

L'opera custodita nella Galleria degli Uffizi sarà ospitata in una nuova sala dedicata al genio del Rinascimento. Ad annunciarlo Eike Schmidt, direttore del museo fiorentino

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L'Adorazione dei Magi, capolavoro di Leonardo Da Vinci, torna agli Uffizi dopo un lungo e complesso restauro durato quasi sei anni, grazie al quale è stato possibile salvare la tavola in legno e far emergere i colori originali. E dal prossimo autunno i capolavori di Leonardi Da Vinci avranno una nuova casa. È, infatti, in corso di allestimento presso la Galleria degli Uffizi una sala che accoglierà le opere dell'artista fiorentino. Ad annunciarlo il direttore del museo, Eike Schmidt, in occasione della presentazione del restauro. 

 

La storia dell'opera – Tra le opere che troveranno nuova collocazione ci sono "Il Battesimo di Cristo", eseguito in collaborazione con il Verrocchio, e "L'Annunciazione" e, dalla fine di settembre, "L'Adorazione dei Magi". L'opera fu commissionata a Leonardo da Vinci nel 1481 dai monaci agostiniani per la chiesa di San Donato a Scopeto. Il quadro non fu mai ultimato dall'artista fiorentino per cui alcuni anni più tardi i committenti fecero eseguire a Filippino Lippi un'altra pala d'altare con l'Adorazione dei Magi, terminata nel 1496. Il dipinto interrotto da Leonardo entrò a far parte delle collezioni dinastiche dei Medici. Costituisce oggi la tavola del pittore toscano di dimensioni più grandi arrivata fino a noi.

 

Il restauro dell'Adorazione dei Magi – Nel 2011 il dipinto di Leonardo Da Vinci fu trasportato d'urgenza dagli Uffizi all'Opificio delle pietre dure, l'istituto dipendente dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo che si occupa principalmente di restauro e manutenzione delle opere d'arte. Il capolavoro dell'artista fiorentino presentava un grave deterioramento delle superfici pittoriche. Ora, a distanza di quasi sei anni, il lavoro dell'Opificio ha consentito di far emergere nuove aree dipinte che prima del restauro non erano visibili. È stato inoltre possibile recuperare la luminosità e la varietà cromatica che aveva fino a oltre 500 anni fa e che le vernici marroni distese nel corso dei secoli avevano reso una specie di monocromo. "Si è salvato un capolavoro a rischio – ha detto Schmidt - e facendolo, nel mentre abbiamo portato alla luce un mondo ricchissimo che viveva nell'opera, rimasto nascosto in questi secoli, e abbiamo finalmente potuto 'spiare' dentro la mente di Leonardo".

 

La mostra e il trasferimento – "L'Adorazione dei Magi" è esposta al primo piano degli Uffizi nell'ambito di una mostra che vede quest’opera protagonista e che durerà fino al 24 settembre. Accanto al dipinto è esposto, a confronto, un 'gemello tematico': l'Adorazione dei Magi di Filippino Lippi. Al termine dell'esposizione, "L'Adorazione dei Magi" sarà trasferita, insieme ad altri tesori dell'artista fiorentino, al secondo piano degli Uffizi nella nuova sala dedicata a Leonardo, di cui sarà "il fulcro e l'ospite d'onore", ha detto Schmidt.