Il musicista aveva 81 anni. In carriera ha suonato con Muddy Waters, Howlin' Wolf e B.B. King, vincendo un Grammy Award nel 1996
Lutto nel mondo della musica. Si è spento a 81 anni James Cotton, considerato uno dei più grandi armonisti della storia della musica. Un comunicato stampa diramato dalla Alligator Records, sua etichetta discografica, ha confermato che il musicista è deceduto il 16 marzo in un ospedale di Austin (Texas) a causa di una polmonite. Soprannominato "Mr.Superharp", ha condiviso in carriera il palco con artisti del calibro di Janis Joplin, Led Zeppelin, B.B. King, Santana e Muddy Waters, distinguendosi anche come solista.
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La carriera - Nato in una piantagione di cotone di Tunica, in Missisipi, il 1° luglio 1935, James Cotton impara a suonare l’armonica giovanissimo grazie a Sonny Boy Williamson II. Il grande successo arriva negli anni '50: dopo aver suonato nella band di Howlin' Wolf, nel 1954 si trasferisce a Chicago, e qui rimpiazza Little Walter e Junior Wells nella band di Muddy Waters. Da questo connubio, che durerà 11 anni, trarrà gli stimoli necessari per dare al proprio strumento una dimensione personale. Negli anni '60, Cotton intraprende una carriera da solista e fonda una propria blues band, con la quale effettua numerose tournée in Nord America. Negli anni '70 e '80 amplia la sua band ed esplora anche sonorità funky.
Una leggenda del blues - Nel corso della sua carriera, Cotton ha registrato quasi 30 dischi da solista, incluso "Deep In The Blues", lavoro che nel 1996 gli ha permesso di vincere un Grammy award. Il suo ultimo disco, "Cotton Mouth Man", è stato pubblicato per Alligator Records nel 2013, e gli ha permesso di guadagnare un’altra nomination ai prestigiosi riconoscimenti. Nel suo palmarès si registrano anche sei Living blues awards e 10 Blues music awards. Inoltre, nel 2006 è entrato a far parte della Blues Hall Of Fame, istituita dalla Blues foundation nel 1980 per onorare tutte le personalità che hanno fatto la storia di questo genere musicale.