Hugh Jackman nel doppiaggio di "Logan": un vero Wolverine

Spettacolo
Hugh Jackman a Berlino durante la prima del film "Logan" (Getty Images)
Foto_Hugh_Jackman_fonte_Getty_Images

L'attore australiano ha postato sui social un breve video in cui viene ripreso mentre dà voce e anima al suo personaggio più celebre. E l'immedesimazione nell'eroe Marvel è totale

Feroce e aggressivo come Wolverine, il suo personaggio più celebre. Hugh Jackman ha reso pubblico, postandolo sui suoi social, un video che lo ritrae durante il doppiaggio di alcune sue scene del film "Logan" mentre interpreta appunto il mutante artigliato della Marvel. Il video riesce a mostrare fino in fondo l'impegno e la capacità dell'attore australiano nel calarsi in un ruolo tra più iconici dell'immaginario filmico-fumettistico.


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Il successo di "Logan" - Il nuovo capitolo della saga cinematografica legata al mondo degli X-Men si intitola "Logan - The Wolverine" e, a detta dello stesso Jackman, sarà l'ultimo in cui lui vestirà i panni dell'eroe creato negli anni '70. Il film, liberamente ispirato alla saga "Old Logan" di scritta da Mark Millar, sta spopolando al botteghino: è infatti in testa al box office americano e in Italia (in sala dal 1° marzo) ha già incassato oltre 2 milioni di euro.

"Il migliore in quello che fa" - Wolverine è il nome di battaglia di James "Logan" Howlett, un personaggio dei fumetti Marvel ideato nel 1974 da Len Wein ai testi e da Herb Trimpe, con la collaborazione di John Romita Sr., per il disegno. In realtà Logan è un mutante dotato di un fattore di guarigione che lo rende quasi immortale. La sua nascita è fissata nel XIX secolo e ha artigli estraibili e uno scheletro rivestito di una lega metallica indistruttibile. Amatissimo sia negli Stati Uniti che in Italia, è curioso come il successo al cinema sia arrivato proprio mentre nei fumetti si ritrova - almeno momentaneamente - morto. A lui sono attribuite numerose famose affermazioni che ne delineano un carattere scorbutico, a volte abrasivo ma con un senso dell'onore estremamente radicato. Forse la più celebre battute è però rappresentata dall'incipit scritto da Chris Claremont e Frank Miller per una sua famosissima storia, che inizia con questa frase del protagonista: "Sono il migliore in quello che faccio, ma quello che faccio non è piacevole". Poi sfodera gli artigli entrando nel mito.

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