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Mahershala Ali, il primo attore musulmano da Oscar

Spettacolo
Mahershala Ali con il suo premio Oscar (Getty Images)

Grazie alla sua interpretazione in Moonlight Mahershala Ali, premiato come Migliore non protagonista, entra nella storia degli Oscar come primo attore musulmano a uscire vincitore dagli Academy Awards (oltretutto ai tempi del Muslim Ban di Donald Trump).

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Nell’America del Muslim Ban, con Donald Trump che sta facendo dei musulmani i nemici pubblici degli Stati Uniti, la vittoria di Mahershala Ali, premiato come Miglior attore non protagonista agli Oscar 2017 grazie alla sua interpretazione in Moonlight, assume un carattere storico.

 

Mahershala Ali è infatti il primo attore musulmano a venire premiato agli Academy Awards, primato che risulta ancora più significativo alla luce degli eventi delle ultime settimane, con Trump che ha vietato l’ingresso negli USA ai cittadini di sette nazioni a maggioranza islamica (tra cui Iran, Iraq e Siria), adducendo come “motivazione ragioni di sicurezza”.

 

Già prima di Moonlight Mahershala Ali era un attore affermato. Noto al grande pubblico soprattutto per il ruolo di Remy Dalton nella serie tv in onda su sky Atlantic House of Cards, ha lavorato in titoli di prestigio come Il curioso caso di Benjamin Button e il recente Free States of Jones, oltre ad aver preso parte alla saga di Hunger Games.

 

Un’altra vittoria alla Notte degli Oscar 2017 suona come uno schiaffo a Trump: quella del regista iraniano Asghar Farhadi, premiato per il Miglior film straniero con Il cliente (si tratta della seconda volta, dato che già aveva vinto nel 2012 con Una separazione). Il cineasta non si è presentato alla cerimonia degli Academy Awards proprio per protestare contro le misure adottate dal presidente degli Stati Uniti, affidando il proprio discorso di accettazione a una lettera.

 

Mahershala Ali, convertito all’Islam 17 anni fa, nel frattempo si gode il suo “record”, anche se in realtà una sorta di precedente c’è: prima di lui aveva vinto l’Oscar come Miglior attrice protagonista Ellen Burstyn, la cui fede comprende una mescolanza di religioni, tra cui il sufismo, corrente mistica dell’Islam.