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Oscar, revocata una candidatura per "autopromozione"

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La decisione è stata presa dopo che è emersa la notizia che Greg P. Russell – in lizza per il sound fixing del documentario "13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi" - avrebbe effettuato diverse telefonate ai membri dell'Academy per far conoscere il suo lavoro, violando così  il regolamento 

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Un piccolo giallo coinvolge le ore che precedono la cerimonia degli Oscar (la diretta su Sky Cinema Oscar HD). La candidatura di Greg P. Russell per il sound fixing del documentario "13 Hours: The Secret Soldiers of Benghazi" è stata revocata dall'Academy.

 

Revocata candidatura - La decisione è stata presa dopo che è emersa la notizia che Russell avrebbe effettuato diverse telefonate ai membri dell'Academy per far conoscere il suo lavoro, comportamento espressamente vietato dal regolamento degli Oscar.

Il presidente dell'Academy, Cheryl Boone ha dichiarato in un comunicato stampa che la decisione è stata presa dopo un'attenta analisi dell'accaduto. "L'Academy - dice la Boone - prende molto seriamente le regole di votazione e niente, non importa quanto fatto in buona fede, deve minare l'integrità del processo". Il regolamento degli Oscar espressamente vieta "il contatto del membri dell'Academy per promuovere un film e un premio, anche se questo contatto viene effettuato solo per accertarsi che il votante abbia visto il film".

 

<blockquote class="twitter-tweet" data-lang="it"><p lang="en" dir="ltr">Press release from Academy. <a href="https://t.co/4wRqoI30p4">pic.twitter.com/4wRqoI30p4</a>&mdash; Sasha Stone (@AwardsDaily) <a href="https://twitter.com/AwardsDaily/status/835619444017655808">25 febbraio 2017</a></blockquote><script async src="//platform.twitter.com/widgets.js" charset="utf-8"></script>

 

 

I colleghi Gary Summers, Jeffrey J. Haboush e Mac Ruth rimangono candidati per lo stesso film e la stessa categoria ora negata a Russell.