I Pink Floyd potrebbero riunirsi per suonare a Glastonbury
SpettacoloDue dei tre membri superstiti della storica band inglese, Roger Waters (che intanto ha svelato il titolo del suo nuovo album) e Nick Mason, hanno parlato della possibilità di riformare la line up completa in occasione del festival
Rivedere assieme i Pink Floyd per il festival di Glastonbury sarebbe un sogno per migliaia di fan, oltre che per lo stesso fondatore dell'evento, Michael Eavis. Un sogno, forse, non impossibile. Il 16 febbraio due dei tre superstiti della line up storica della band inglese, Roger Waters e Nick Mason, hanno fatto un'apparizione pubblica congiunta per la presentazione di una mostra dedicata proprio ai Pink Floyd presso il V&A Museum di Londra: nell'occasione si è parlato anche della possibilità di riunire la formazione, nonostante le frizioni che si protraggono da molti anni fra i suoi membri. A quanto sembra, mancherebbe soprattutto un segnale positivo da parte del chitarrista, David Gilmour.
Aria di reunion – Secondo quanto riportato dal Guardian, Waters avrebbe detto a Mason di aver sentito la notizia del ritiro di Gilmour dalle scene. "Tu conosci David meglio di me”, ha aggiunto poi Waters, rivolto allo storico batterista. "Ho sentito si fosse ritirato - ha risposto Mason al compagno, - poi sembrava che potesse tornare in scena, per cui non sappiamo". La possibilità che la band possa suonare Glastonbury sarebbe molto gradita al percussionista, che non vi ha mai preso parte, “ma non penso sia molto probabile” anche se "ci sarei se si presentasse l'opportunità", ha precisato.
Pressioni mediatiche e Trump - Mason non ha nascosto, comunque, che trova "noiose" le continue pressioni della stampa su eventuali reunion della band. Nella stessa occasione Waters, che non ha mai fatto mistero della sua scarsa stima per il presidente americano, Donald Trump, ha aggiunto che non escluderebbe di suonare l'album "The Wall" proprio nei pressi del confine fra Messico e Stati Uniti lungo il quale Trump ha ribadito di voler di innalzare una barriera.
La formazione originaria – Storicamente le maggiori frizioni del gruppo sono sempre state tra David Gilmour e Roger Waters: l'ultimo album targato Pink Floyd, "The endless river" pubblicato nel novembre 2014, non ha visto alcun contributo da parte del bassista. L'addio di Waters al grande complesso psichedelico risale al 1985 e da allora le apparizioni insieme agli altri membri sono sempre state sporadiche. L'ultimo contatto sul palco fra i due leader dei Pink Floyd risale al 2011, quando Gilmour prese parte a un'esecuzione di "Comfortably Numb" durante il tour solista del collega. Dei membri originari della band due sono scomparsi: la prima "mente" dei Pink Floyd, Syd Barrett, morì nel 2006, 38 anni dopo essere uscito dal gruppo, il tastierista Richard Wright nel 2008.