Meryl Streep - Nomination Miglior Attrice Protagonista

Spettacolo

Meryl Streep è Florence Foster Jenkins in “Florence”, il film che racconta la storia del primo soprano stonato della storia.

Meryl Streep è la protagonista di “Florence”, il film del regista Stephen Frears, che racconta la vera storia di una cantante appassionata e stonata. Un personaggio bizzarro, quello di Florence Foster Jenkins, che negli anni Quaranta è stata fra le protagonisti dei salotti dell’alta società di New York.

 

Appassionata di musica classica e mecenate, Florence divenne una star, intrattenendo l’élite cittadina con le sue performance, grazie al marito St. Clair Bayfield (Hugh Grant), che custodirà per sempre il suo segreto. Quando canta infatti Florence è convinta di avere una voce meravigliosa, ma in realtà è stonata. Non lo scoprirà mai, sino a quando non dovrà esibirsi davanti ad un pubblico di persone con non l’hanno mai sentita cantare e per lei si presenterà una grande sfida.

 

“Il film parla della passione per tutti i tipi di lavoro – ha spiegato la Streep -. Ognuno di noi fa qualcosa che deve essere fatto con amore, in nome del quale ci supportiamo a vicenda. Per il ruolo mi sono preparata ad ascoltare il suono che Florence sentiva in testa. Cantare senza talento può essere divertente, ho lavorato con un importante coach della Metropolitan Opera House e nelle ultime due settimane ci siamo davvero molto divertite a rovinare tutto, a stonare”.

 

 

Meryl Streep e “Florence”

 

“Florence era una donna molto sensibile, io sono più sicura – ha detto del suo personaggio la Streep -. Ma condivido con lei la volontà di fare le cose al meglio. Di fronte alle sconfitte, non demordeva. Credeva in sé”.

 

Nella pellicola Meryl Streep è affiancata da Hugh Grant, che interpreta St. Clair Bayfield, il marito del soprano più stonato della storia. Fra i due attori l’intesa è stata perfetta, grazie anche alla capacità della Streep di creare una connessione con i suoi colleghi. “Quando recito – ha raccontato - sento subito l’obbligo di far cadere qualsiasi inibizione. Non aiuta il lavoro avere un grande muro che ti separa, la recitazione è connessione, pensano mi faccia sentire bene ottenere reverenza, ma sono tutte st*****te. Mi dimentico anche io le battute e vado dal lato sbagliato tante volte”.

 

“Hugh Grant è favoloso – ha detto parlando dell’attore, protagonista con lei di “Florence” - ha un'ironia incredibile, balla stupendamente, anche se non lo ammetterà mai ed è come se recitasse giocando. E poi improvvisa in modo naturale”.

 

La star però non condivide l’atteggiamento di St. Clair Bayfield (Hugh Grant) verso la moglie Florence: “L'uomo che aveva accanto, a suo modo, cercava di proteggerla – ha detto -. Io non riuscirei mai ad accettare una cosa del genere. Per esperienza però ho imparato a non giudicare quando si tratta di amore. Molte persone scendono a compromessi per tutelare una felicità costruita a tavolino. Vivono in una bolla, ma ne sono consapevoli”.

 

Nonostante ciò la Streep ha amato follemente il suo personaggio: “La mia prossima aspirazione è diventare anch'io una vecchia pazza e conto di farlo in breve” ha svelato.

 

 

Meryl Streep, “Florence” e il canto

 

In “Mamma Mia!”, Meryl Streep ha dimostrato la sua bravura nel canto. Come ha fatto dunque ad interpretare una cantante completamente stonata? Con l’aiuto di vocal coach e ascoltando le performance di Florence su Youtube, dove per molti è un vero cult. “Nel suo canto non c'erano solo stecche – ha detto parlando delle canzoni di Florence -, ma anche un vero entusiasmo, uno zelo genuino, un costante desiderio. Non era proprio pessima, era un soprano di coloritura che beccava quasi sempre la nota: su quelle alte, anche le più difficili, non aveva grandi problemi, ma su quelle basse sbrodolava. Non se ne accorgeva, continuava per la sua strada: questi inciampi producevano un effetto irresistibile, la gente non riusciva a smettere di ridere”.

 

“Ormai conosco la mia voce e so come manovrarla al meglio – ha chiarito la star, che ha realizzato una serie di esercizi con il suo vocal coach per imitare gli errori di Florence nel film -. Anche se ero alquanto nervosa soprattutto nella scena alla Carnagie Hall. Per fortuna ho senso dell'umorismo e so prendermi in giro!”.

 

 

Meryl Streep e l’Oscar per “Florence”

 

Dopo una lunga carriera e dopo essere stata una dei volti simbolo di Hollywood, Meryl Streep ha portato a casa una nomination agli Oscar 2017 come Miglior attrice protagonista, grazie al ruolo di Florence. “Ho iniziato imitando mia nonna – ha ricordato la star -, ho sempre voluto vivere una vita diversa. Camminavo come lei, con la curiosità di essere qualcun altro: quando entri in un personaggio le sue pene diventano le tue e lo stesso con le gioie. Dopo tanti anni di carriera amo sempre allo stesso modo il mio lavoro – ha raccontato -, sarà che soffro di perdita di memorie a breve periodo. Ogni donna merita il suo posto, io ci sarò sempre fino a che mi sceglieranno. Forse ho aperto una via per le attrici dopo i 40 anni. Ai miei tempi sparivi letteralmente, riapparendo dopo i 60 o 70 anni, quando ti facevano interpretare persone orribili. Adesso ci sono molte più opportunità anche a cinquant’anni, anche in televisione”.

 

Proprio come Florence, Meryl Streep ama l’arte in ogni sua forma, ma le critiche non le vanno molto a genio, per questo ha confessato di non leggere mai le recensioni dei film in cui recita. “Non leggo recensioni per evitare delle imboscate, non si sa mai – ha rivelato -. Il giornalismo degli spettacoli ormai ti attacca per il corpo o l’età che hai. Anche io come Florence sono stata protetta da chi mi ama. Mi dicevano che le recensioni erano tutte positive, quando poi erano terribili. Grazie al cielo: è così che sopravviviamo. L’arte è illusione, prendiamo la realtà e la filtriamo con la nostra sensibilità per dire qualcosa senza tempo. Io sono stata pessima in molte cose, e anche se me lo dimenticassi, ci sono i miei quattro figli per ricordarmelo”.

Spettacolo: Per te