
Il 26 novembre veniva pubblicato "Anarchy in the U.K.", tappa fondamentale nella storia del punk inglese. Quel giorno, al grido "Sono un anticristo/ sono un anarchico", il rock ha imboccato una nuova strada e la band è entrata tra le leggende della musica

“Sono un anticristo/ sono un anarchico/ non so cosa voglio ma so come averlo/ voglio distruggere il passante/ e voglio essere anarchia”: 40 anni fa, il 26 novembre 1976, veniva pubblicato “Anarchy in the U.K.”, singolo d’esordio dei Sex Pistols –
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Se è vero che non c’è una sola data a cui far risalire la nascita del punk, è indubbio che il 26 novembre 1976 rappresenta una tappa fondamentale nella storia del movimento britannico (e non solo). La canzone, infatti, è un inno che apre nuove strade in un’Inghilterra conservatrice e bigotta –
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I Sex Pistols, dopo mesi di lavoro in sordina, arrivano al successo con questo brano e diventano i portavoce di una generazione che ama le provocazioni e vuole andare contro tutto e tutti –
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Ma se per alcuni sono una band entrata di diritto nella storia della musica, per altri i Sex Pistols sono solo una grande invenzione di marketing del manager Malcolm McLaren (nella foto). Nel 1980 il regista Julien Temple gira un film-documentario sulla band e il titolo è: “The Great Rock 'n' Roll Swindle” (La grande truffa del Rock 'n' Roll) –
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“Anarchy in the U.K.”, realizzato dalla Emi, ha avuto un buon successo commerciale: ha venduto oltre 55mile copie in Inghilterra ed è arrivato al 38esimo posto delle classifiche britanniche. A causa del suo testo provocatorio, però, viene presto bandito dalle radio. All’inizio del 1977, poi, l’etichetta lo ritira dal commercio. Ma la censura non fa che aumentare la fama dei Sex Pistols –
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Al momento del lancio del primo singolo, la band era formata dal cantante Johnny Rotten (vero nome John Lydon, nella foto), il chitarrista Steve Jones, il batterista Paul Cook e il bassista Glen Matlock, poi sostituito da Sid Vicious. “Anarchy in the U.K.” è stata composta quasi per intero da Matlock e il testo scritto da Rotten –
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In quell’anno esce il nuovo singolo: “God Save the Queen”. Il successo della band continua a crescere, tanto che il brano arriva al secondo posto nelle classifiche britanniche –
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Sempre nel 1977 i Sex Pistols lasciano la Emi e, dopo essere stati con la A&M per circa una settimana (nella foto, la firma del contratto davanti a Buckingham Palace), alla fine firmano con la Virgin Record. È questa casa discografica che pubblicherà l’unico vero album in studio della band: “Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols” –
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Fa parte dell’album anche “Pretty Vacant”, terzo singolo dei Sex Pistols. Nonostante il successo, alimentato da scandali e cattiva reputazione dei musicisti, il gruppo ha vita breve: nel gennaio del 1978, dopo un tour negli Usa, Johnny Rotten lascia la band. Gli altri membri rimangono insieme fino alla fine dell’anno, ma poi si sciolgono nel 1979 –
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Il 1979 è anche l’anno in cui muore, per overdose a 21 anni, Sid Vicious. Nella foto è con la sua fidanzata Nancy Spungen, trovata morta nell’ottobre del 1978 nella stanza d’albergo a New York in cui viveva con il bassista. Sid, che ha sempre detto di non ricordare nulla, è stato arrestato con l’accusa di omicidio di secondo grado. Uscito su cauzione, è morto prima dell’inizio del processo (e la polizia ha archiviato il caso) –
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I membri in vita dei Sex Pistols hanno continuato a fare musica in progetti diversi. Nella foto c’è Johnny Rotten in un concerto del 1983. Il soprannome Rotten vuol dire “marcio” ed è stato dato al cantante dei Sex Pistols a causa dello stato dei suoi denti –
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Nel corso degli anni i Sex Pistols hanno provato più volte a fare delle reunion, soprattutto in occasione di anniversari e ristampe dei loro brani. Nel 1996 (foto di quell’anno), ad esempio, si riformano per il “Filthy Lucre World Tour”, durato sei mesi –
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Johnny Rotten durante un concerto dei Sex Pistols del 2008 –
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Johnny Rotten in una foto di quest’anno. “Anarchy in the U.K.” rimane una delle canzoni più famose di quell’epoca, usata come colonna sonora in vari film e videogiochi e rivisitata in diverse cover –
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